Far rendere il tempo a casa con 2 proposte per sfruttare la quarantena acquisendo competenze e ponendo le basi per un futuro nuovo scenario
2 proposte perchè? Si vede di tutto sulle pagine dei social: persone che fotografano anche le briciole realizzando dei time-lapse mentre cadono dal tavolo e toccano, rimbalzando, il pavimento per passare il tempo a casa.
Fotografi più o meno sedicenti che si inventano qualsiasi cosa pur di scattare. Perché sembra quasi che se non scatti perdi la possibilità di essere inserito nell’asse ereditario della famiglia, tutti i contributi versati e, per finire, gli otturatori delle fotocamere si grippano vanificando ogni futuro sforzo creativo.
Beh, ragazzi e ragazze, anche io amo scattare; è il mio lavoro oltre che la mia passione. Ma come qualcuno ha scritto in un post relativo alla corsetta quotidiana non confondiamo la passione con l’ossessione.
È come quando leggo post tipo “ho il blocco creativo non so cosa scattare… consigli?” Si, uno: non scattare.
Sembro cinico? Lo sono 😊 ma anche realista.
Allora ho deciso che forse dare qualche spunto per mettere a frutto il tempo che passeremo sicuri in casa potrebbe essere un’idea.
Ho scritto 2 proposte e saranno diametralmente opposte. Anzi aggiungo un consiglio: in questo periodo prendetevi cura della vostra attrezzatura, pulitela, caricate periodicamente le batterie.
Ora le 2 proposte.
Una, la più scontata, è quella di sfondarci di video tutorial e di libri sulla fotografia. I primi per acquisire qualche skill su scatto e post produzione. Perché leggo sempre “non ho il tempo per studiare” … potevate chiederlo con meno intensità perché mi sa che dalla regia hanno interpretato male…
I libri invece, whow, cambieranno il vostro modo di fotografare, sia che si tratti di tecnica sia che siano di fotografi famosi.
La seconda delle 2 proposte è per mettere in fienile qualcosa che, forse non ci servirà, forse sì, ma ora abbiamo il tempo per faro con calma.
Parlo del patentino per pilotare i droni. Non sto a fare un pippotto sulla nuova normativa e di questo abbiamo già parlato in un altro articolo. Ma l’opportunità è ghiotta perché ora non occorre più fare un corso anche costoso in una scuola di volo autorizzata Enac. E non occorre nemmeno la visita aeronautica (che io ho fatto a cavallo delle due normative inutilmente).
E a chi non piacciono i video o le foto aeree? A me fanno impazzire!!!
Come fare?
ENAC ha reso disponibile già dal 5 marzo 2020 il test online per conseguire l’Attestato di Pilota APR (Operazioni non Critiche).
Il Regolamento Europeo, infatti, prevede che dal 1° luglio 2020 sia obbligatorio aver ottenuto l’attestato per poter operare con droni di peso maggiore o uguale a 250 grammi anche per uso hobbistico.
Il corso online è in formato .pdf, scaricabile, e la conoscenza dei suoi contenuti è necessaria per l’effettuazione del test online. L’esame consiste nel superamento di un test composto da 40 domande a risposta multipla a cui rispondere in un tempo di 60 minuti, è superato quando il punteggio raggiunto è uguale o maggiore di 60, pari al 75% del punteggio massimo raggiungibile.
Il candidato ha diritto a due tentativi giornalieri, per un massimo di sei mensili, dopodiché potrà sostenere una nuova prova di esame non prima di trenta giorni solari dalla data dell’ultimo esame fallito. Dopo aver superato con successo l’esame, il candidato è abilitato a effettuare il pagamento online dei diritti ENAC pari a € 31,00.
Io l’ho fatto e posso darvi alcuni consigli. I 60 punti non si ottengono rispondendo bene a 30 delle 40 domande. Il punteggio prevede 2 punti per ogni risposta corretta, 0 per le saltate e ne toglie 1 per ciascun errore.
Ne consegue che è meglio non rispondere in caso di dubbio piuttosto che sbagliare.
Inoltre, leggete il PDF e fate prima qualche ricerca online per leggere le considerazioni di chi ha già superato l’esame. Vi consiglio anche di farlo prima di luglio perché da quella data si pagherà all’iscrizione mentre ora, solo dopo aver superato il test.
Per l’accesso è necessario lo SPID di livello 2: io l’ho ottenuto gratuitamente tramite il sito di Aruba e, se avete il lettore per la tessera sanitaria e il vostro pin, l’identificazione finale richiede qualche ora. In altri casi qualche giorno.
E se non ho un drone?
State pensando che non vi serve a nulla l’attestato? Non fatelo. Ma è una buona opportunità per il futuro: dura 5 anni, non costa nulla di più se non i 31 euro richiesti. Una volta che lo avete potete anche registrarvi su D-Flight, il sito di riferimento per i droni in Italia (qui le FAQ).
Se avete un drone sapete già tutte queste cose; se lo acquisterete in futuro dovrete registrarvi su D-Flight inserendo il numero del vostro attestato, e registrare anche ogni drone; otterrete così il Qr da “appiccicare” al Sapr. L’assicurazione è obbligatoria per tutti, anche per gli hobbisti. E la registrazione al sito anche per i droni under 250 gr, se dotati di fotocamera ad alta definizione.
Per chi non lo fa per lavoro l’iscrizione è free e ciascun drone richiede l’acquisto di 6 D-coin (6 euro) per la registrazione. I Pro avranno invece un abbonamento annuo di 24 D-Coin e 96 per ciascun drone (come per gli amatori una sola volta per fortuna).
D-Flight offre interessanti spunti sopratutto per le mappe e le differenti limitazioni (altezza o altro). Ci sono anche diverse app per volare sicuri.
2 proposte anche per comprare… se siete interessati all’acquisto di un drone scriveteci e vi manderemo il codice per acquistare su Amazon o da Dji Store.