Cosa era è e sarà la fotografia ma soprattutto, di tutta la nostra conoscenza, capacità e maestria, cosa lasceremo al futuro?
Oggi vorrei parlarvi di un concetto che mi sta particolarmente a cuore. Partiamo però dal titolo – tre riflessioni sulla fotografia – che poi in realtà è una sola, ma declinata nei tre classici tempi: passato, presente e futuro.
Nel passato non c’era tutta la tecnologia della quale disponiamo ora. Non parlo di passato remoto, non scomodiamo Giulio Cesare… mi basta pensare a pochi anni fa, quando la reflex era cosa da professionisti o da veri appassionati, che poi finivano per passare ore in camera oscura a stampare le proprie creazioni. E non che costasse poco: le macchine erano care, lo sviluppo e stampa era caro – anche il fai da te – e l’economia non era florida. Ma la foto era finalizzata a una sola cosa: la stampa. Che belle – a volte che noia – le serate passate e vedere proiettate le diapositive della gita sul Trebbia. E ogni famiglia, ogni persona direi, può oggi vantare un notevole archivio fotografico.
Il che ci porta al presente.
Oggi abbiamo tecnologia a manetta e sembra che qualunque cosa, perfino il portachiavi, possa produrre fotografie: siamo nell’era del digitale. Non sarai un purista contrario al digitale, chiederete voi? Assolutamente no. Ma ancora oggi sfido chiunque a non emozionarsi nel tirare fuori dall’armadio la scatola delle foto, quelle scattate qualche anno fa da noi, dai nostri genitori e dai nostri nonni. Che sensazione passarsi le fotografie tra le mani dicendo “le ultime e poi basta”… per poi trovarsi ore dopo ad averle divorate tutte. Si perché la fotografia è l’unico modo per fermare un istante e ricordarlo per sempre! Oggi si scatta a nastro, tutti o quasi abbiamo una reflex che anni addietro sarebbe stata un sogno per i fotografi – o forse no – e siamo in possesso di un archivio di mille e mille foto spettacolari tutte condivise e piene di like io li ho e tu no!!! E quindi???
Questo ci porta al futuro!
Si perché queste foto sono inesorabilmente dimenticate, cancellate dalle nostre memorie non appena un nuovo plug-in ci fa conoscere un effetto più fashion. E le foto del mese scorso? Che brutte! Come fotografavo male… E nel futuro quindi? Quando i nostri pc o mac saranno obsoleti, i nostri hdd illeggibili così come la maggior parte dei supporti di memoria? I nostri figli, nipoti, amici, cosa potranno tirare fuori dall’armadio la sera, per rivivere i giorni passati – che per noi sono il presente – ed emozionarsi come noi facciamo ora? Si perché voleranno le auto e le mail le spediremo con la ghiandola pineale, ma le emozioni rimarranno il sale della vita. Che lascito culturale stiamo promettendo ai nostri eredi, successori, studenti? Quali mostre fotografiche visiteranno? Beh forse quelle le avranno perché i grandi non hanno perso di vista lo scopo principale della fotografia: la stampa!!!
Oggi noi stampiamo sempre meno; e certo che le possibilità ci sono. Stampanti domestiche a prezzi accessibili (al posto della vecchia cara camera oscura). Troppo sbattimento? Bene, ci sono i servizi di stampa online! Non mi fido nel mettere la mia carta di credito online? No problem! Ci sono servizi (tra l’altro anche più economici alla fine) che permettono il ritiro dal vostro fotografo di fiducia (si esistono ancora nonostante tutti i PH che trovate in rete) o potete rivolgervi direttamente a lui. E non mi dite che è caro perché fino a che vedrò bruciare in sigarette l’equivalente di 50-100 stampe fotografiche al giorno non ci credo!!!
Quindi signori STAMPIAMO, STAMPIAMO, E ANCORA STAMPIAMO!!! Torniamo ad apprezzare una bella stampa, perché è bello incontrarsi con gli amici e guardare le foto… al posto di condividere il link del cloud del box tramite wetransfer.
Sarò vecchio? Forse. Nostalgico? No, realista.
E non ditemi che a voi non piace guardare una bella stampa, e non siete felici che potrà essere ammirata da chi ci ricorderà.
A presto.