La tecnologia di stampa Canon per raccontare la condizione delle donne nel mondo attraverso “Tempo sospeso”, progetto multimediale di WeWorld realizzato insieme alla fotografa internazionale Francesca Volpi.
Canon è Digital Imaging Partner del WeWorld Festival, l’evento dedicato alla condizione delle donne in Italia e nel mondo con tre giorni di talk e performance organizzato da WeWorld, ONG italiana che da 50 anni difende i diritti di donne, bambini e bambine in 27 Paesi. L’11esima edizione dell’evento, in programma dal 21 al 23 maggio 2021, si svolgerà sia in presenza, presso lo spazio BASE di Milano, sia online sulla pagina Facebook di WeWorld.
Con questo importante appuntamento, Canon rinnova la collaborazione con WeWorld, supportando la produzione di “Tempo sospeso”, progetto multimediale prodotto da Cortona On The Move per WeWorld realizzato con la fotografa internazionale Francesca Volpi, che sarà esposto al BASE durante i giorni del Festival.
Attraverso testimonianze e fotografie, Francesca Volpi, che ha visitato i campi dove opera WeWorld nella Valle della Bekaa e ad Akkar, accende i riflettori sulla vita delle rifugiate siriane a 10 anni dall’inizio del conflitto in Siria: donne che non hanno mai smesso di fuggire dalla guerra e hanno trovato rifugio in Libano, in situazioni di perenne emergenza.
“Nonostante il contesto straordinario di una pandemia globale, il team italiano e libanese di WeWorld ha voluto fortemente portare avanti la missione per documentare la vita, i sogni e la resilienza delle donne siriane che vivono nei campi informali nella Valle Della Bekaa e ad Akkar, al confine con la Siria, dove WeWorld opera dal 2012”– ha commentato Francesca Volpi che aggiunge ”Ringrazio WeWorld per la fiducia e la decisione di investire tempo e risorse in questo lavoro che abbiamo deciso di chiamare “Tempo Sospeso” per ricordare il limbo nel quale si trovano le donne siriane nei campi informali che, ogni giorno, lottano per crearsi un futuro migliore.”
“Il lavoro fotografico realizzato con Francesca Volpi mette in risalto l’aspetto umano e quotidiano delle vite di queste donne nei campi informali, raccontando le conseguenze di una crisi ancora lunga da risolvere. Le fotografie mostrano il coraggio e la resilienza (ai limiti della sopportazione) delle donne e delle ragazze siriane, bloccate in una condizione di precarietà dalla quale faticano a uscire, costrette ad affrontare da sole il carico familiare e limitate da una realtà prevalentemente patriarcale. Sono fotografie che raccontano e celebrano la loro forza, restituendo una voce e un volto a chi è stato privato di tutto” racconta Dina Taddia, Consigliera Delegata di WeWorld.
Canon è Digital Imaging Partner di Weworld Festival
Canon crede fortemente nel potere del linguaggio visivo come mezzo universale per raccontare storie e testimoniare la realtà, superando ogni barriera sociale, linguistica e culturale. In veste di Digital Imaging Partner, l’azienda ha messo a disposizione la propria tecnologia di stampa per la produzione della mostra “Il Tempo Sospeso”: le stampe sono infatti state realizzate con Canon Arizona, soluzione di stampa in grado di riprodurre fedelmente colori e dettagli di ogni immagine, valorizzando ogni sfumatura di colore e potenziando l’impatto visivo ed emotivo delle fotografie.
“Siamo lieti di tornare a collaborare con WeWorld per un progetto così importante, che racconta attraverso il linguaggio potente delle immagini le condizioni disagiate ma anche il coraggio delle donne rifugiate siriane, nella Valle Della Bekaa e ad Akkar. Iniziative come queste sono fondamentali perché ci permettono di tenere sempre alta l’attenzione verso tematiche cruciali come la difesa dei diritti delle donne e costituiscono un punto centrale nella nostra missione aziendale” – ha commentato Daniela Valterio Environment, Quality & Product Safety Manager di Canon Italia – “Siamo convinti che questo Festival rappresenti un’occasione importante per dare voce a tante storie di riscatto e accendere i riflettori sul tema centrale dell’inclusione sociale ed economica delle donne”.