Siamo tutti d’accordo che la Canon EOS M50 non è l’ultima arrivata in commercio, anzi direi che dal 2018 sono passati già un po’ di anni, ma l’avete mai considerata?. Nel test completo condotto in questi giorni ho scoperto una mirrorless dall’elevato potenziale e, grazie alla nascente collaborazione con RCE Foto, il più grande mercato di usato fotografico garantito di Italia, vorrei riscoprire alcune chicche spesso disponibili sul mercato dell’usato e che probabilmente non consideriamo quando dobbiamo acquistare un corpo macchina – o una lente. Parto quindi col dire che oggetto del test è proprio un kit (camera + lente) fornito da RCE Foto, usato ma praticamente immacolato e paragonabile al nuovo (lo testimonia anche la garanzia di 2 anni).
Canon EOS M50 – Conosciamola
Macchina fotografica di tipo mirrorless con sensore APS-C da 24.1 Mpx governato dal processore d’immagine DIGIC 8 e sistema di messa a fuoco Dual Pixel. Poche caratteristiche sintetizzate qui, ma fondamentali per introdurla e capire meglio poi perchè sono importanti. Il kit base include la fotocamera, una batteria, stazione di ricarica per la batteria con cavo di alimentazione, cinghia a tracolla e il piccolo EF-M 15-45mm f/3.5-6.3 IS STM. Il necessario indispensabile per iniziare.
Il corpo macchina è compatto e piuttosto leggero. Costruito interamente in plastica con una superfice gommata nella parte anteriore dell’impugnatura per migliorare il grip. Plastica si, ma ben assemblate che trasmettono un buon feeling appena la si prende in mano. Il display posteriore è completamente snodabile favorendo quindi le riprese da angolazioni particolarmente difficili e soprattutto, completamente ribaltabile a favore di ripresa per entrare subito in modalità selfie.
C’è l’ingresso per il microfono esterno, se non vogliamo utilizzare quello a bordo camera, la connessione USB, HDMI e il tasto dedicato per l’accesso alle funzionalità Wi-Fi ed NFC. Flash pop-up integrato, slitta per il collegamento di un flash esterno e mirino elettronico, completano le caratteristiche principali. Per l’elenco completo e dettagliato delle caratteristiche vi rimando alle pagine di Canon: Corpo Macchina e Obiettivo.
Come va ?
E’ una fotocamera che si colloca in un segmento importante: quello del fotoamatore alle prime armi, ma anche del content creator (o vLogger) che vuole registrare video pronti per la condivisione. Non ha funzionalità da pro ma ha tutto quello che serve per iniziare con il piede giusto. Ciò che mi ha stupito maggiormente è come una lente in kit possa essere performante e – relativamente sempre alle lenti kit – di qualità medio alta sia in campo fotografico che nel campo video. Per enfatizzare ancor di più il fatto che questa macchina è particolarmente adatta anche ai neofiti, Canon si è impegnata molto nel realizzare il menu di impostazioni e setup con icone e testi esplicativi di grandi dimensioni e facili da comprendere. E’ sempre disponibile anche il menu classico di Canon, per i più esperti o per accedere a tutti parametri.
Display e Mirino
Il display è generosamente luminoso in tutte le condizioni e anche all’aperto non ho avuto particolari difficoltà nell’inquadrare la scena o leggere le informazioni di scatto. Nelle peggiori delle condizioni o per essere ancora più precisi si può usare il mirino LVF (elettronico). Luminoso pure lui e con una copertura quasi del 100% e 2.360.000 punti di definizione. Ovunque si guardi non manca mai l’anteprima della profondità di campo – che trovo essere una cosa magnifica sulle mirrorless.
Tasti e Ghiere
Due sono le ghiere principali di controllo con le quali si regolano le modalità di scatto (automatismi, semi automatismi o manuale) e quella anteriore è particolarmente facile da girare, sia per la posizione perchè si trova attorno al pulsante di scatto, sia per la scorrevolezza in generale. Sul dorso troviamo i pulsanti che permettono di accedere rapidamente alla regolazione di Compensazione, Flash e AF. Qui troviamo anche i pulsanti per l’accesso al menu completo o al Quick menu. Non manca nulla e non c’è nulla di superfluo. Complessivamente anche i pulsanti fisici sono facili da trovare e premere. Avrai qualche difficoltà solo se hai mani piuttosto grandi, ma del resto il corpo macchina è molto compatto.
Autonomia
La durata della batteria è piuttosto variabile in base all’uso che ne facciamo. Solo in ambito fotografico si possono fare oltre 200 scatti, mentre utilizzandola per le riprese video si può lavorare per circa un ora e mezza. Si può attivare la modalità eco che consente di risparmiare un po’ di energia specie nell’uso del display posteriore e dell’ EVF e la durata complessiva migliora del 25% circa. Penso sia sempre meglio avere una batteria di scorta, in ogni caso.
Scatti fotografici
Il trinomio Sensore, Processore e Ottica lavorano davvero bene perchè sia dal punto di vista della resa cromatica che per la definizione d’immagine direi che abbiamo fatto centro. In ambienti luminosi (vedi poi l’analisi ad Alti ISO) è meravigliosa. Scatta velocemente tenendo tutto bene a fuoco – dichiarata con 10 fps di raffica, ma dobbiamo avere anche un ottima scheda di memoria altrimenti il buffer si riempie velocemente. Su scatto singolo, davvero nessun problema da segnalare. La ragazzina si comporta molto bene e il risultato finale, anche solo guardando il JPG, è ottimo. Ci sono tutte le modalità di scatto che vogliamo: Automatico, Priorità di Tempo, Priorità di Diaframma, Manuale, Scena e Program. Non mancano alcuni filtri digitali che fanno diventare più creativi il fotografo che è in noi, ma non avremo il file RAW in questo caso. Meglio essere creativi e correttivi con un programma di fotoritocco agendo direttamente sul file RAW.
Messa a Fuoco
La Canon EOS M50 è dotata del sistema Dual Pixel che consente una messa a fuoco precisa e veloce con rapidi passaggi dal primo piano allo sfondo. Il display posteriore touch permette di puntare e spostare il punto di messa a fuoco e grazie al motore STM dell’obiettivo in kit non si percepisce alcun rumore di avanzamento. Il vantaggio dei questa messa a fuoco è a tutto vantaggio della registrazione video ovviamente ma non è niente male neppure in ambito fotografico, anche in condizioni di scarsa luminosità. Ma non è finita qui perchè il sistema Dual Pixel è capace di tracciare continuamente il soggetto ed agganciarsi al volto senza mail perderlo – di vista – peccato che la MF sugli occhi sia disponibile solo nella modalità One Shot, ma non è un dramma, è comunque accettabile e si usa sempre senza grossi problemi.
Alti ISO
Non è sicuramente una fotocamera, abbinata all’obiettivo in kit per fare fotografia notturna o in scarsa condizioni di luce, ma questo credo sia quasi scontato. La gestione dello scatto fotografico, su cavalletto, è accettabile fino a 3.200 ISO, oltre questo limite la perdita di dettaglio e la grana aumentano esponenzialmente e difficilmente potremmo utilizzare quella fotografia o esibirla in pubblico – per dire che sarebbe meglio non condividerle. Parlandoci chiaramente, 3.200 ISO sono un valore di tutto rispetto e se vogliamo fare qualche scatto così, possiamo farlo. Nell’immagine di confronto si può vedere come il dettaglio sui mattoni venga via via meno con l’aumentare degli ISO ma non va benissimo neppure con le parti illuminate.
Registrazione Video
Full HD o 4K ? Facciamo conto che il 4K è come se non esistesse su questo corpo macchina, perchè di base è possibile registrare fino a 25fps ma ci sono due grossi problemi: Un fattore di crop doppio rispetto al fatto di crop apportato dal sensore APS-C – rispetto ad una macchina con sensore a pieno formato da 35mm – che si traduce in una ripresa a 40mm con l’ottica fissa sul 15mm. Peggio però può fare solo la messa a fuoco che perde i suoi automatismi e il Dual Pixel. Restando in formato Full HD (fino a 60 fps) invece devo dire che le cose vanno molto meglio. La messa fuoco con l’ottica STM è molto fluida ed è facile da gestire anche in manuale perchè l’anello è leggero da ruotare e lineare nel movimento. Si possono applicare gli stili fotografici alle riprese video così da avere toni più caldi e saturi oppure più sbiaditi e morbidi. Le impostazioni sono sempre regolabili, quindi riusciamo a trovare lo stile perfetto per lo scopo. La stabilizzazione video è solo digitale ma può lavorare in accoppiata con la stabilizzazione ottica dell’obiettivo e il 15-45mm è stabilizzato. Funziona discretamente bene, non fa miracoli e non è paragonabile a uno stabilizzatore sul sensore.
In conclusione
Il rapporto qualità prezzo è notevole, specie per la definizione del sensore e il processore d’immagine. Avrei preferito una ripresa video 4K con AF, stabilizzazione e con almeno 30fps, ma sapete come la penso a riguardo: Il Full HD è ancora largamente diffuso, ottimo per le condivisioni social e facile da lavorare in post. Restando in tema fotografico direi che fa ottimamente il suo lavoro nella maggior parte delle condizioni in cui cui mediamente potremmo trovarci. Può essere una valida alternativa come secondo corpo macchina o, più in generale, per chi si sta avvicinando al mondo della fotografia o del video.