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Ernesto Bazan e Fabrizio Ferri al Mese della Fotografia di Roma

Fabrizio Ferri (C)

Fabrizio Ferri (C)

Grande attesa per Ernesto Bazan e Fabrizio Ferri, due tra i più importanti fotografi in tutto il mondo, chiamati a chiudere MFR19 – il Mese della fotografia a Roma.

Il 29 marzo al teatro dei Dioscuri al Quirinale, Ernesto Bazan incontra il pubblico di appassionati e curiosi di fotografia per parlare del lavoro più importante della sua carriera: il progetto Trilogia Cubana.

Esposta in mostra lo scorso settembre al Palazzo delle Arti di Napoli, l’opera consiste nella raccolta di 100 immagini fra le sue migliori fotografie scattate a Cuba dal 1992 al 2006 tratte dai suoi tre libri: Bazan Cuba, Al Campo e Isla. I tre corpi di lavoro si mescolano tra loro creando una commistione unica e personale, “un viaggio intimo tra i personaggi di un’isola piena di poesia, sofferenza, gioia ed empatia che ricorda in molti aspetti la sua Sicilia natia: le due isole diventano una“. Siciliano, classe 1959, Ernesto Bazan compie gli studi a New York, dove vive tuttora, ed entra a far parte dell’agenzia Magnum. Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, come Il World Press Photo, il premio Eugene Smith, Guggenheim e Mother Jones Foundation, ha esposto in Europa, America Latina e Stati Uniti.

MFR19 ospita, inoltre, una talk con Fabrizio Ferri, che ha scelto la kermesse romana per parlare del suo lavoro in un incontro pubblico che non ha precedenti in Italia. Lui, l’uomo delle rivoluzioni pacifiche, il fotografo e artista che ha rifiutato i capelli cotonati delle modelle quando tutti li utilizzavano, iniziando a dare spazio all’essenziale e all’eleganza.

Romano, classe 1952, inizia negli anni 70 e si trasferisce a Milano dove fonda Industria, una sorta di factory della creatività. La sua visione della moda trasforma negli anni ’80 tutti i canoni dell’epoca: modelle semplici delle quali mettere in luce tutta la loro bellezza. Da Milano approda a Londra fino a New York, dove vive e porta Industria rendendola il primo complesso al mondo di studi fotografici polifunzionali, con sale di posa e strutture di servizio digitali e discografiche. Il suo nome diviene in pochi anni tra i più ricercati e firme prestigiose per le riviste fashion più importanti al mondo: Vogue, Vanity Fair, Elle, GQ, Marie Claire. Sue le foto più famose ad artiste come Isabella Rossellini, Monica Bellucci, Naomi Campbell, sua la creazione del marchio Eataly, sua l’idea dell’Università dell’Immagine che fonda a Milano nel 1997.

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