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Da grande voglio essere uno Youtuber – Parte I

Negli ultimi anni penso che molti ragazzi e ragazze lo hanno pensato, soprattutto seguendo i canali video più gettonati di quelli che poi sono anche diventati “amici” seppur virtuali nella stragrande maggioranza dei casi. Essere uno Youtuber al giorno d’oggi non è cosa facile, in particolare se guardiamo quanti follower hanno e quante visualizzazioni collezionano ogni volta che pubblicano un video.

Essere uno Youtuber

La definizione di Youtuber, al giorno d’oggi, inizia a stare stretta e proprio l’altro giorno durante una riunione di redazione, Luca de Gennaro (direttore di Fotonews.blog) mi ha corretto – adesso si definiscono content creator – e ci sta tutta questa definizione perchè i canali social dove pubblicare le proprie clip sono aumentati e il concetto di video si è evoluto in contenuto e gli autori sono dei veri e propri creator.

Faccio un passo in dietro per dirvi che questo articolo è la prima parte di una serie di articoli e video (guarda caso anche io da grande vorrei fare il content creator) in cui spieghiamo, come sappiamo fare noi, come iniziare a muovere i primi passi in questo meraviglioso mondo.

L’idea alla base di tutto

Purtroppo non si può improvvisare nulla, specie se si è all’inizio e non si sa bene da che parte iniziare e cosa fare, quindi serve un idea o per meglio dire un progetto. Per pubblicare contenuti validi, interessanti e attrattivi, serve sapere in anticipo di cosa parlerai e cosa farai vedere ai tuoi potenziali follower. La prima domanda in assoluto è proprio:


Di cosa parlerò nel mio canale ?


Normalmente un content creator pubblica periodicamente contenuti sul proprio canale quindi l’ argomento dovrai conoscerlo molto bene e dovrai essere abbastanza sicuro di avere sempre qualcosa di nuovo da proporre al tuo pubblico.

Questo porta con se il concetto di fidelizzazione del pubblico, ovvero, fare in modo che le persone siano invogliate a seguirti perchè quello di cui parli e fai vedere è:

  • Interessante
  • Divertente
  • Educativo

Ovviamente non necessariamente devi contenere questi elementi nei tuo contenuti. Delinei quindi il genere o il carattere che il tuo canale avrà e dovrà sempre essere lo stesso.

Dove pubblico i miei contenuti

Tutto dipende proprio dal tipo di contenuto che vuoi pubblicare. Sostanzialmente stiamo parlando di video – un tipo di contenuto dinamico e attrattivo – che può essere consumato ovunque e che nella maggior parte delle occasioni è visualizzato su dispositivi mobili. Le piattaforme più utilizzate sono dunque:

  • YouTube: Più indicato per contenuti strutturati e con video che durano alcuni minuti o più
  • Instagram: Più indicato per video di breve durata e, all’occorrenza, fotografie (contenuto statico che non consideriamo però in questa serie di articoli)
  • TikTok: Più indicato per video molto brevi e per sfruttare i filtri di doppiaggio audio

Questi social permettono la pubblicazione di contenuti attraverso un App per smartphone disponibile sia in ambiente Android che iOS o il sito web. Il funzionamento è identico ma nella versione web, a causa dell’interfaccia utente differente, alcune opzioni potrebbero essere leggermente diverse e sicuramente permettono un maggior controllo sui parametri di pubblicazione.

Come creo i miei contenuti

Gli smartphone di ultima generazione costituiscono un supporto valido e sufficiente nella maggior parte dei casi ma utilizzare una fotocamera, compatta o mirrorless, offre innumerevoli vantaggi in termini di qualità del video girato e dell’audio registrato – se ovviamente prevediamo di parlare e raccontare qualcosa al nostro pubblico.

Vero è che lo smartphone è sempre nelle nostre tasche ma è anche vero che il supporto di una macchina fotografica, specialmente se dotata di connessione attiva (WiFi o Bluetooth) con lo smartphone per condividere prontamente i nostri contenuti, è molto più importante. Consideriamo anche la questione del montaggio video. Con una fotocamera abbiamo questi vantaggi:

  • Flessibilità di un dispositivo che ci permette più regolazioni in fase di registrazione
  • File di maggiore e indubbia qualità
  • Flusso di lavoro nel montaggio video migliore

Non ultimo: una fotocamera mirrorless ci permetterà di utilizzare accessori di qualità se il nostro progetto di content creator prenderà piede e avremo migliaia di follower che non vorremo mai deludere.

Prima di chiudere

Questa prima parte ha introdotto l’argomento e spero ti abbia suscitato un po’ di curiosità. Nel corso delle settimane approfondirò ogni singolo argomento ed entreremo nel dettaglio pratico del cosa fare e come fare. Tutto il resto, l’idea e il progetto, lo lascerò a voi.

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