Nella prima parte di questa recensione vi ho parlato della macchina fotografica e delle sue caratteristiche, mentre oggi parliamo delle sue caratteristiche di stampa e dell’applicazione per smartphone che ci permette di utilizzare FujiFilm instax mini Evo come una stampante fotografica a sviluppo immediato.
Fujifilm instax mini Evo
Tra una cosa e l’altra sono passati una decina di giorni dall’ultimo articolo sull’argomento e, per quanto mi riguarda, confermo quanto ho già detto e, soprattutto quanto ho raccontato nel video pubblicato ieri mattina sul canale YouTube: usare una macchina fotografica a sviluppo istantaneo, in particolare questa, mi ha entusiasmato e ha tirato fuori la voglia di costruire qualcosa di bello con queste foto. Un idea, un progetto, un album – ci sono davvero molte cose che si possono fare e soprattutto con la possibilità di combinare 10 effetti film, o simulazione pellicola, con altrettante modalità di composizione fotografica, la creatività prende il sopravvento. Una considerazione va sicuramente fatta sul costo delle pellicole perchè questo potrebbe incidere sulla scelta d’acquisto di una macchina fotografica a sviluppo istantanea, ma anche in questo ci trovo uno spunto di riflessione fotografica. Qualcuno ricorderà sicuramente quando si scattava in analogico e si doveva fare i conti con il laboratorio che sviluppava e stampava i nostri rullini. Qui vale lo stesso discorso ma abbiamo il vantaggio che scattiamo in digitale, memorizziamo le foto su una scheda microSD e possiamo scegliere successivamente cosa stampare, cosa conservare in digitale e cosa buttare via. Da qui viene fuori la consapevolezza che si può scattare qualsiasi cosa e decidere dopo quale sarà il tema delle nostre stampe: La serata con gli amici, le fontane e i palazzi di quella città, albe e tramonti della settimana verde. Dipenderà ovviamente tutto da noi.
La stampa con instax mini Evo
Trovata la combinazione ideale di simulazione pellicola e modalità di composizione, mettiamo a fuoco e scattiamo. L’immagine è salvata sulla microSd e possiamo farlo anche senza aver inserito una cartuccia di stampa nel corpo macchina. Quando siamo finalmente pronti alla stampa, abbiamo 10 pellicole per ogni cartuccia e dal menu visualizzazione foto, basterà girare il grilletto di avanzamento pellicola per vedere realizzare materialmente il nostro scatto su carta. Il tempo di stampa è di circa 30 secondi, mentre il tempo di sviluppo è di circa 3 minuti. Non è necessario tenere coperta o al buio la parte esposta e neppure sarà necessario sventolare all’aria la pellicola. Il risultato è garantito e non cambia.
Modalità di stampa Standard e Rich
Esistono due qualità di stampa che si possono selezionare dal menu di configurazione della macchina fotografica e, secondo i test condotti, posso dire che per le fotografie scattate con la instax mini Evo è sufficiente la qualità Standard, mentre se stampiamo fotografie scattate con uno smartphone o altra macchina digitale, possiamo usare la modalità Rich per sfruttare al meglio la struttura più complessa del file. In ogni caso non si sbaglia se stampiamo le foto scattate con la mini Evo in modalità Rich – non si consuma più inchiostro e non si consuma più carta. La modalità standard ha quasi un viraggio più vintage nel tono colore e conferisce alla foto qualcosa di più nostalgico.
Le foto stampate
In questa galleria ho inserito alcuni scatti prodotti con instax mini Evo, stampati e scansionati successivamente. Purtroppo lo scanner piano che utilizzo non è eccelso e la qualità di queste immagini è abbastanza deludente, ma la resa reale è molto migliore.
La pellicola ha una finitura lucida e la brillantezza cromatica è leggermente attenuata, questo riprende il concetto di aspetto vintage di cui parlavo prima. Chiaramente non si può confrontare una fotografia stampata su questa carta con una qualsiasi stampa commerciale cui siamo abituati per via del processo di stampa e chiaramente della carta.
Fujifilm instax mini Evo
Ecco il video di recensione e il racconto dell’esperienza d’uso:
instax mini Evo connessa allo smartphone
Una caratteristica molto interessante riguarda la possibilità di connettere la macchina fotografica allo smartphone, utilizzando la connessione Bluetooth e sfruttare alcune caratteristiche come la stampa diretta delle immagini contenute nello smartphone, il controllo remoto o il trasferimento delle immagini prodotte.
Il pairing (abbinamento fotocamera – smartphone) con lo smartphone è veloce e basterà farlo la prima volta che si utilizza l’applicazione. Una volta connessa la fotocamera sarà possibile: utilizzare instax mini Evo come stampante per stampare le fotografie dalla galleria dello smartphone, azionare la fotocamera in remoto e attivare l’anteprima immagine e infine trasferire le immagini dalla fotocamera allo smartphone.
Prima della stampa
Selezionando un immagine dalla galleria fotografica è possibile ritagliarne una porzione o ruotarla, applicare uno dei filtri disponibili: monocromatico, sepia, auto o nessuno dei precedenti e regolare luminosità, contrasto e saturazione. Nessuno degli effetti pellicola o combinazioni di inquadratura disponibili a bordo camera sono disponibili per le foto della galleria e spero che ci possa essere un upgrade dell’app che comprenda queste feature. Nelle impostazioni sarà possibile scegliere tra la qualità di stampa Natural Mode o Rich Mode. Nel caso si stampi una foto scattata con lo smartphone è consigliabile scegliere quest’ultima.
In conclusione
Non è un finale e neppure una conclusione perchè ho già in mente un sacco di idee da sviluppare e qui posso dirlo: nel vero senso della parola. Ribadisco che un oggetto del genere è capace di stimolare la creatività e la voglia di scattare una foto, stamparla e magari regalarla a quella persona o a quelle persone con cui abbiamo condiviso quel momento che resterà indelebile nel tempo e questa un po’ è la magia della fotografia e delle emozioni di cui parlavo a inizio video.