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FUJIFILM Italia presenta “SELFPORTRAIT AS MYSELF” dialoghi su autoritratto e autobiografia

Dopo il successo dell’edizione 2021, seguita da oltre 1500 persone, dal 9 marzo al 19 ottobre ritorna Selfportrait as Myself, la serie di dialoghi online ideata e condotta da Simona Ghizzoni, dedicata al tema dell’identità e dell’autoritratto in fotografia. Gli incontri web saranno fruibili sui canali social di Fondazione Forma per la Fotografia.


Per la forte identità del progetto e la capacità di poter riuscire a dare voce a professionisti del settore di diversa estrazione ed età, FUJIFILM Italia si affianca in qualità di brand partner di SELFPORTRAIT AS MYSELF. Non solo produzione di strumenti fotografici di alta tecnologia e affidabilità, FUJIFILM da sempre promuove la cultura dell’immagine, sostenendo progetti, manifestazioni, iniziative incentrate sull’espressione artistica, o pragmatica o indagatrice della fotografia.

Selfportrait as Myself

Questa volta ha scelto di approfondire il tema dell’autorappresentazione in fotografia affiancando Simona Ghizzoni, e Fondazione Forma per la Fotografia, nel ciclo di incontri  dedicati al tema dell’identità e dell’autoritratto tramite uno scatto. La fotografia è spesso un mezzo con cui indagarsi, scoprirsi, scavare a fondo e definire la propria identità. Questo era stato il filo conduttore dei sei intensi dialoghi che lo scorso anno Simona Ghizzoni aveva portato avanti con altrettante fotografe italiane, muovendosi fra stili, ricerche e interpretazioni diverse del racconto autobiografico dal punto di vista femminile.

Il nuovo corso di Selfportrait as Myself riprende questo spunto, incontrando sei tra autrici e autori che hanno scelto la strada della narrazione autobiografica per conoscersi e raccontarsi: Cristina Nuñez, Guia Besana, Alessandro Albert, Paolo Ventura, Cristina Vatielli, Libera Mazzoleni. Il primo tra gli appuntamenti, che saranno trasmessi sui canali social di Fondazione Forma per la Fotografia, è previsto mercoledì 9 marzo alle ore 19.

Una grande novità di questa nuova edizione sarà il coinvolgimento diretto del pubblico, chiamato a condividere sui social le proprie fotografie: #SelfportraitAsMyself diventa così un grande archivio collettivo sull’autoritratto, e le immagini dei partecipanti, insieme a contenuti esclusivi, articoli e riflessioni sul tema saranno visibili sul sito di Fondazione Forma per la Fotografia in una nuova area dedicata. A chiudere il ciclo, eccezionalmente in presenza nel mese di novembre, un incontro fra Simona Ghizzoni e Alessia Glaviano, photoeditor di Vogue Italia, nell’ambito del Photovogue Festival.

Se la fotografia rappresenta da sempre un mezzo per conoscere e raccontare il mondo e se stessi, usare l’obiettivo come uno specchio può avere motivi e valori diversi e portare a risultati sorprendenti e lontani a seconda del punto di vista e del percorso che si intraprende. Nella nuova edizione di Selfportrait As Myself si passerà dal valore terapeutico che la fotografia assume per Cristina Nuñez, ai temi sociali e le questioni femminili affrontate da Guia Besana. L’autoritratto fuori dalle convenzioni è ciò che più caratterizza Alessandro Albert, e se Paolo Ventura e Cristina Vatielli lo utilizzano come mezzo per raccontare storie, approfondendo il linguaggio della messa in scena, per Libera Mazzoleni è innanzitutto uno strumento per dar voce a se stessa e alle donne.

Autoritratto maschile e autoritratto femminile, fotografi di lunga data ma anche generazioni più giovani. Con un taglio trasversale fra genere, età ed eterogeneità di ispirazione, a partire dal prossimo 9 marzo Simona Ghizzoni ci porterà ad esplorare l’universo creativo di sei autori alla ricerca del senso e del valore di un gesto: quello dell’autorappresentazione come racconto di sé.

Gli incontri saranno trasmessi in diretta sulle pagine Facebook e Instagram di Fondazione Forma per la Fotografia. Approfondimenti e contributi esclusivi visibili nell’area dedicata su www.formafoto.it

Calendario Completo degli Appuntamenti

Mercoledì 9 marzo ore 19CRISTINA NUŇEZ – Nata nel 1962, Cristina Nuñez è un’artista-fotografa autodidatta. Scatta autoritratti dal 1988 come una sorta di auto-terapia, ma anche per esplorare e stimolare la sua identità creativa e per aumentare l’autostima, specialmente in momenti di crisi. Nel 2004 costruisce lo SPEX), un dispositivo da lei creato nel 2004 per la trasformazione individuale e l’attivismo sociale, e tiene workshop in tutto il mondo nelle carceri, centri di salute mentale e di recupero per le dipendenze, università, scuole superiori, musei e aziende, in modo che le persone possano esplorare la propria vita interiore e stimolare il processo creativo usando l’autoritratto fotografico.

Mercoledì 30 marzo ore 19GUIA BESANA – Fotografa autodidatta, Guia Besana mette a fuoco con particolare attenzione la psicologia e le questioni femminili. Le sue fotografie intrecciano temi sociali ed esperienze personali giocando tra i confini fra la fotografia fiction e non-fiction e creando “mise en scene” che veicola nel suo lavoro Fine-Art e nei commissionati di ritratto e corporate. Membro dell’Agence VU dal 2020, è nota per i suoi scenari cinematografici stilizzati.

Mercoledì 13 aprile ore 19ALESSANDRO ALBERT – Alessandro Albert nasce a Torino nel 1965. Presto si interessa alla fotografia, probabilmente a causa degli scarsi risultati ottenuti negli sport di squadra. Insofferente a scuole e corsi impara a fotografare da autodidatta. A 17 anni la sua difficoltà di comunicazione lo porta, durante una festa, ad avvinarsi a Paolo Verzone, anche lui lì a far tappezzeria. Nascono quindi l’amicizia e progetti fotografici comuni. Influenzati dal lavoro di Avedon, nel 1991 vanno va a Mosca per ritrarne gli abitanti e i ritratti verranno pubblicati nel volume “Volti di Passaggio” edizione Peliti&Associati. Nel 2001, sempre insieme a Verzone, vince il terzo premio del World Press Photo Award nella sezione “ritratto”.

Mercoledì 27 aprile ore 19PAOLO VENTURA – Paolo Ventura è uno dei fotografi italiani più originali. Ha esposto in gallerie e musei in tutto il mondo e da qualche anno predilige la pittura. Tra i suoi libri, War Souvenir (2006), Winter Stories (2009), L’Automa (2011), Short Stories (2016), Quarantine Diary (2020) e la monografia Paolo Ventura. Photographs and Drawings (2020). Il suo lavoro è presente nelle collezioni del Boston Museum of Fine Arts, della Phillips Collection di Washington, della Maison Européenne de la Photographie di Parigi e del MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.

Mercoledì 25 maggio ore 19CRISTINA VATIELLI – Cristina Vatielli è nata a Roma nel 1983, e dopo essersi diplomata alla Scuola Romana di Fotografia nel 2004, inizia a lavorare come assistente per Paolo Pellegrin. Intraprende in seguito il suo percorso di ricerca personale con un approccio storico-documentario. Dopo l’incontro con il fotografo Arno Rafael Minkkinen, con il quale avviene un importante scambio, inizia ad esplorare il linguaggio dell’autoritratto come mezzo per raccontare storie universali, approfondendo sempre di più il linguaggio della “messa in scena”. Ha collaborato con le maggiori testate italiane ed internazionali; alcuni dei suoi lavori hanno ricevuto riconoscimenti tra i quali il Burn Magazine Emerging Photographer Grant, Sony Awards, Prix de la Photographie Paris, International Photography Awards.

Mercoledì 19 ottobre ore 19LIBERA MAZZOLENI – Libera Mazzoleni nasce a Milano nel 1949, partecipa sin da giovane a mostre e manifestazioni artistiche nazionali e internazionali. Nei suoi lavori, contaminati dal fermento degli anni Settanta, riflette sul ruolo dell’arte nella società e sulla voce delle donne al suo interno, utilizzando tecniche diverse. Ha insegnato al Liceo Artistico Sperimentale di Monza, e attualmente vive e lavora a Milano.

In presenza a novembre, nell’ambito del Photovogue Festival – Milano. SIMONA GHIZZONI con ALESSIA GLAVIANO

La biografia di Simona Ghizzoni

Simona Ghizzoni (1977) è fotografa, artista e attivista per i diritti delle donne. I suoi lavori sono radicati nel vissuto personale, che Ghizzoni rielabora e interpreta attraverso la fotografia e il video. Conosciuta per il suo lavoro di oltre dieci anni sui disturbi alimentari, Odd Days, e per le serie di autoritratti che affrontano il rapporto tortuoso e ambivalente tra essere umano e natura, Ghizzoni sfuma i confini tra il racconto autobiografico e la documentazione. Anche nei suoi lavori di ispirazione più documentaria, infatti, Ghizzoni tende ad impiegare una narrazione personale e partecipata, che nasce dall’intimo rapporto che crea con i suoi soggetti.  Le sue opere sono state presentate in mostre personali e collettive, tra cui al Nobel Peace Centre, Paris Photo, Photo España, Athens Photo Museum, Ex Mattatoio e Palazzo delle Esposizioni di Roma e figurano in alcune prestigiose collezioni come la Collezione Donata Pizzi. Il suo lavoro ha ricevuto diversi premi, come The Aftermath Project, Burn Magazine Emerging Photographer Grant, Margaret Mead Film Festival, Leica Oskar Barnack Award, Sony World Photography Award e World Press Photo nella categoria ritratti, tra gli altri. Ghizzoni è TEDX speaker e tiene regolarmente lectures in varie scuole ed università italiane ed europee. È co-fondatrice di MAPS Images. In Italia è rappresentata da MLB Gallery.

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