Da quando ho provato la prima GoPro ho capito che il potenziale di una action camera è molto alto e l’ho sempre affermato, così come è chiaro che molti Youtuber e content creator utilizzano regolarmente una action camera per registrare i propri contenuti. I motivi sostanzialmente sono diversi ma i due principali che riconosco sono: portabilità e qualità video adatta allo scopo. Dopo un po’ di attesa finalmente ho avuto in mano la GoPro Hero 11 Black e il verdetto ? Facile da supporre ma, andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa può fare questa action camera.
GoPro Hero 11 Black Edition
La prima cosa che dico nella video recensione è proprio qualcosa che riguarda strettamente l’action camera: la sostanza che ti aspetti di trovare dentro quella scatolina è sottolineata dal peso stesso della action camera. Parliamo sempre di un peso molto contenuto – 154 grammi circa – con batteria e scheda di memoria, ma fanno la differenza se pensi che la stessa action camera, di due edizioni precedenti pesava “solo” due terzi di questa. Già qui capisci che qualcosa è cambiato.
Il pack standard
La GoPro arriva in una pratica custodia rigida e chiusura con cerniera. All’interno c’è la GoPro, una batteria enduro, un supporto standard per il montaggio, un supporto adesivo con base curva, un cavetto di alimentazione e il classico manuale con la startup guide. Pack giusto per iniziare ad usare la GoPro fuori casa apprezzando soprattutto il case contenitore che non è affatto un accessorio scontato da avere subito. L’interno del case è in normalissimo cartoncino presso-formato e riciclato in virtù dell’anima ecologista dell’azienda, piuttosto che nella classica schiuma a compartimenti sagomati. E’ quasi scontato che il cartoncino si rovinerà presto, ma non ne facciamo assolutamente un dramma.
Partiamo da GoPro Quick
Certamente, iniziamo, ma non così presto. Un adesivo sul display e la quick start guide ci ricordano che prima di registrare dobbiamo accoppiare la GoPro al nostro smartphone perchè è necessario aggiornare il firmware. Possibile che una cosa del genere sia già nota in fase di costruzione? Non posso esimermi dall’operazione e così inizio la procedura guidata per accoppiare l’action camera con lo smartphone, non prima di aver scaricato il software proprietario che servirà anche per gestire la camera, montare i video, fare l’aggiornamento firmware appunto. L’app in questione è GoPro Quik.
All’avvio dell’app è d’obbligo creare un nuovo account GoPro o collegarsi ad un account creato in precedenza, mentre seguendo le istruzioni passo passo che si susseguono sullo schermo, arriviamo fino al fatidico momento dell’aggiornamento firmware. In poco meno di 20 minuti si è operativi e, c’è da dire che l’utilizzo dell’app non è assolutamente obbligatorio per le operazioni di registrazione dei contenuti, ma di fatto, lo è perchè altrimenti non si può usare l’action cam.
Aggiornamento firmware: Il consiglio “suggerito”
Prima di avviare la procedura di download e aggiornamento del firmware, una schermata dell’app dice di non spegnere la GoPro – e fino a qui credo che tutti concordiamo che sia necessario tenerla accesa – ma dice anche di non spegnere lo schermo dello smartphone, altrimenti detto: fai in modo che lo smartphone non torni in stand-by perchè diversamente l’aggiornamento del firmware si interrompe e molti di noi hanno già sperimentato cosa vuol dire interrompere a metà un processo di aggiornamento. Consiglio, scontato e banale forse: seguire sempre le indicazioni fornite sullo schermo dello smartphone.
Prime impressioni
L’impressione è buona sin da subito, dall’unboxing e dall’interfacciamento con l’app che adesso è molto facile, veloce e la connessione stabile. Qualitativamente, parlando della scocca e dell’assemblaggio in generale, si percepisce un buon miglioramento qualitativo da parte dei tecnici GoPro. Il display posteriore è di generose dimensioni, quello anteriore più definito e luminoso, rendono il prodotto sicuramente adatto anche all’uso professionale o, più genericamente, all’uso intensivo che potrebbe farne un Content Creator “serio”. A tratti ho trovato il touch fin troppo reattivo ma è questione di abitudine.
Partire con l’impostazione giusta è cosa molto rapida: il menu della GoPro è facilmente accessibile e gestibile dallo schermo touch posteriore e, attraverso i preset, si trova velocemente la modalità di registrazione migliore per la situazione. Per default, in fase di registrazione, sullo schermo anteriore viene mostrata l’anteprima dell’inquadratura così da rendersi conto a colpo d’occhio cosa stiamo riprendendo. Come sempre, le scorciatoie sullo schermo posteriore, consentono di accedere rapidamente alle impostazioni di rilievo per la modalità selezionata – zoom, stabilizzazione, modello di ottica, giusto per citarne alcune, ma sono assolutamente personalizzabili. Molto comodi anche i tasti fisici che permettono di accendere e spegnere la GoPro, cambiare la modalità di funzionamento e attivare o interrompere la registrazione – anche a fotocamera spenta.
Prima di passare alla registrazione di un video o allo scatto di una fotografia, diamo anche una rapida occhiata alla scheda tecnica, per conoscere meglio il prodotto, ma la scheda completa la puoi leggere direttamente sul sito di GoPro nella pagina ufficiale di prodotto.
Nel cuore di questa action cam troviamo un sensore CMOS da 1/1,9″ da 27,6 Mpx per una risoluzione massima pari a 5599 px x 4927 px e un apertura fissa f/2.5 – La massima risoluzione registrabile è dunque 5K in formato 8:7 con 5312 px x 4648 px, ma possiamo optare anche per il formato 4:3 o 16:9. Il massimo fps è fissato a 240 per le risoluzione 2,7K 16:9 oppure 1080p 16:9 mentre lo standard di registrazione in 4K può contare sui classici fps: 120, 100, 60, 50, 30, 25, 24. E’ possibile scegliere tra diversi angolo di campo denominati: HyperView, SuperView, Ampio, Lineare e Lineare con Blocco dell’orizzonte. Possiamo contare sulla registrazione a 10bit in diversi formati tra cui: 5,3K in rapporto 16:9 fino a 60 fps oppure 4K in rapporto 16:9 fino a 60 fps.
Qualità video da prima della classe
Decisamente notevole è la qualità video prodotta, considerando come formato di registrazione il 4K (ormai divenuto uno standard). Il sample che ho girato a Varenna, contenuto sia nella video recensione, che nell’estratto video sono due esempi molto validi per dire quanto il file prodotto sia di alta qualità per essere utilizzato senza correzioni o, per i più esigenti, lavorato anche profondamente con Adobe Premiere, DaVinci Resolve, Final Cut o persino Magix Video Pro X.
Il primo video che voglio mostrarti è proprio l’estratto della video recensione. Circa 3 minuti di passeggiata a Varenna, al mattino presto: quale modo migliore per immortalare il ricordo di una gita ?
Ciò giusto per dire quanto la qualità del file originale si presti per essere poi lavorato in post per ottenere magari quella color grading più adatta alla situazione o che possa esaltare una determinata sequenza, o ancora, per andare a ritoccare quelle imperfezioni di esposizione e ombre che difficilmente avremmo potuto regolare in fase di pre registrazione. Se è pur vero che, scelto un preset. si possono modificare i parametri di registrazione, è anche vero che non stiamo lavorando con una mirrorless a ottiche intercambiabili quindi occorre operare con cognizione di causa. Questa GoPro è prettamente un supporto “punta e registra” ma, c’è anche un ottimo firmware a corredo che, grazie al supporto del sensore migliorato e più ampio, riescono a produrre ottime clip anche in condizioni estreme: controluce o ambienti scarsamente illuminati. Con tutti i dovuti limiti ma pur sempre molto accettabili dai più.
La video recensione completa e all’interno troverai un altra versione di montaggio della passeggiata a Varenna, così come registrato dalla GoPro.
Stabilizzazione video
Manco a dirlo, GoPro è ottima anche nella stabilizzazione video. Forse non perfetta, ma il giorno in cui si otterrà una stabilizzazione fluida on-board, senza l’uso di gimbal o senza l’uso di software come GyroFlow, per citarne uno, è ancora un po’ lontano. Anche in questo caso però le mie considerazioni sono tarate verso la perfezione e non è questo il supporto per ambire alla perfezione. Questa GoPro Hero 11 fa benissimo il suo lavoro di stabilizzazione ed è possibile selezionare diversi livelli, compresa la modalità Boost che regola automaticamente il livello di stabilizzazione in base al tipo di inquadratura e quindi, in base a quanto ci stiamo muovendo.
Registrazione audio
Una citazione meritata anche per la registrazione audio, senza l’ausilio di microfoni esterni. Grazie ai 3 microfoni e nonostante la presenza di rumori di fondo, quale potrebbe essere il traffico cittadino, la voce non viene mai coperta e il parlato è chiaro e ben distinguibile dal resto dei suoni. Certamente un microfono esterno, collegato magari con l’unità multimediale che ci permette di ottenere un cage di protezione, due supporti cold shoe e il microfono direzionale oltre a una porta da 3,5mm per collegare un microfono esterno o un ricevitore per microfono senza fili.
Durata della batteria
Con questa Hero 11 viene fornita una batteria da 1720 mAh capace di tenere in vita la GoPro complessivamente per circa 3 ore e consentendo un paio di ore di registrazioni. Valori comunque variabili in base a quanto si usa il menu, alla luminosità e funzionalità dei due display e al tipo di registrazione. In ogni caso il supporto Usb-C consente di ricaricare la batteria con un power bank o addirittura utilizzare la GoPro collegata al power bank. Potrebbe essere interessante dotarsi di batterie extra che vengono offerte in pack da 2 a un prezzo interessante – rispetto alla media del costo degli accessori in generale. Tra le altre cose, questo tipo di batteria viene garantito per l’uso fino a -10C° quindi ideali per una giornata sulla neve.
In Conclusione
GoPro ha saputo sfruttare bene l’evoluzione tecnologica e l’esperienza accumulata nel corso degli anni, diversamente non sarebbe divenuta leader nel settore e con questa GoPro Hero 11 Black direi che si ottiene un prodotto solido, qualitativamente molto valido e capace di adattarsi a tutte le situazioni di registrazione: dall’azione sportiva più estrema, alle competizioni motoristiche, dalla gita domenicale alla registrazione dei contenuti per lo streaming e soprattutto ha un ottima capacità di adattamento alle situazioni meno convenzionali. Basti pensare che può essere utilizzata come webcam, come camera per il live streaming con funzione di registrazione della live e i molteplici preset fanno in modo che si possano registrare situazioni diverse senza dover essere esperti: Time Warp, Star trail, Light Painting, Scie luminose veicoli, registrazione temporizzata e temporizzata notturna giusto per citare alcune situazioni creative che richiederebbero un setup particolare. In tutto questo ci viene in aiuto l’app Quick e l’unica cosa che meno mi è piaciuta è la presenza un po’ troppo insistente di “motivazioni” per iscriversi al programma GoPro per usufruire di tutti i vantaggi, tra cui (cito testualmente da GoPro): Backup illimitato sul cloud e caricamenti automatici. Uso illimitato dell’app Quik (perchè altrimenti avremmo a disposizione solo una manciata di template per i montaggi dei nostri video e alcune tracce audio – NdR), Fino al 50% di sconto su GoPro.com e Sostituzione della fotocamera senza alcuna domanda. In conclusione ? Promossa a pieni voti !