Dal 29 aprile a Reggio Emilia nel palazzo dei Musei apre la mostra “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive”, curata dal fotografo, docente e saggista di fama internazionale Joan Fontcuberta assieme a Matteo Guidi e Ilaria Campioli.
In occasione del trentesimo anniversario della scomparsa prematura di Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Reggio Emilia 1992), la sezione di fotografia di Palazzo dei Musei di Reggio Emilia ricorda l’artista con una mostra che riunisce per la prima volta le fotografie che realizzò nel contesto del parco tematico di Italia in miniatura.
L’esposizione costituisce un nuovo e atteso appuntamento di Vedere Oltre, il ricco calendario di eventi e iniziative promosse nel trentesimo anniversario della scomparsa di Ghirri, dalla città di Reggio Emilia con la collaborazione dei comuni di Modena e Parma e il sostegno della Regione Emilia-Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna.
In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive
A partire dalla fine degli anni Settanta, Luigi Ghirri visitò a più riprese Italia in Miniatura, da cui rimane affascinato. Inaugurato a Viserba di Rimini il 4 luglio del 1970, in oltre cinquant’anni di attività il parco è stato visitato da più di 30 milioni di persone ed è pienamente entrato nell’immaginario collettivo di intere generazioni. In quel perimetro di allora poco più di 20.000mq – oggi sono ben 85.000mq – che racchiude le miniature dei capolavori artistico-architettonici e paesaggistici italiani, Ghirri ritrovò molte delle questioni concettuali ed estetiche su cui era al lavoro in quegli anni: l’illusione e il trompe-l’oeil, la distanza fra la realtà e la sua rappresentazione, la comparsa di una natura artificiale, il consumo della realtà turisticizzata, lo sguardo dello spettatore e la sua voracità scopica e, soprattutto, i paradossi derivanti dai processi di riduzione in scala, secondo un meccanismo che accomuna le miniature del parco alla fotografia stessa.
Dalle immagini scattate al parco di Rimini – complessivamente oltre 220 fra negativi, positivi e internegativi conservati presso la Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia – nacque il progetto In scala, che Ghirri presenta per la prima volta nella personale del 1979 al Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC di Parma. Nell’introdurre il progetto, scrive: “[…] La scala è una convenzione usata abitualmente per riportare, riconoscere le dimensioni di un oggetto nelle sue dimensioni spaziali. Metro per passare dal disegno alla costruzione […]”.
Della serie citata, la mostra espone sia numerosi vintage provenienti dall’Archivio Eredi Luigi Ghirri, sia una selezione di immagini, in gran parte inedite, provenienti dall’archivio della Fototeca della Biblioteca Panizzi. Le fotografie di Ghirri sono presentate per la prima volta in dialogo con una selezione di materiali provenienti dall’archivio del parco Italia in Miniatura, uno straordinario archivio composto da migliaia di documenti (mappe, disegni, appunti, schizzi, cartoline, ritagli di giornale, planimetrie, aerofotografie) raccolti e prodotti alla fine degli anni Sessanta dal suo fondatore, il ravennate Ivo Rambaldi (1920-1993), quali riferimenti per la costruzione dei plastici. Il cuore dell’archivio è costituito da un corpus di oltre 6.500 fotografie, per lo più scattate dallo stesso Rambaldi lungo tutta la penisola, dalle Alpi alla Sicilia, che ritraggono i dettagli delle più note bellezze artistiche e architettoniche del Bel Paese (piazze, palazzi, chiese, monumenti, statue). Le fotografie, che sembrano essere intrise dalle gestualità tipiche dell’arte povera o della land art, sono istantanee scattate con la freschezza del dilettante, ma applicate con ingegno ad una funzione illustrativa.
Un’intera sezione della mostra è dedicata ai progetti fotografici realizzati da un gruppo di lavoro formato da studenti e artisti emergenti, catalizzato da Joan Fontcuberta e Matteo Guidi a partire da un workshop condotto all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche – ISIA di Urbino. Nel loro complesso, i lavori esposti si uniscono all’omaggio a Ghirri arricchendo la proposta espositiva con un ventaglio di interpretazioni che, a partire dai temi sollecitati dal parco Italia in Miniatura, si muovono in una direzione post-fotografica e, al contempo, permettono di dimostrare come Ghirri continui ad illuminare la scena artistica contemporanea. (www.musei.re.it ingresso libero)
“In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive” è un progetto promosso da Comune di Reggio Emilia (Musei Civici, Biblioteca Panizzi), Regione Emilia-Romagna, APT Servizi Emilia-Romagna in collaborazione con parco Italia in Miniatura, Archivio Eredi Luigi Ghirri e ISIA Urbino, con il contributo di Crédit Agricole Italia e con il contributo Art Bonus di IREN S.p.A e Fondazione Pietro Manodori.
Dal sogno di Ivo Rambaldi, il parco Italia in Miniatura
Il dialogo che il percorso di mostra propone tra gli scatti della serie In scala di Ghirri e il materiale storico proveniente dall’archivio del parco è occasione per approfondire la storia di Italia in Miniatura e la straordinaria avventura professionale e umana del suo fondatore, Ivo Rambaldi. Rimasto letteralmente folgorato da un viaggio del 1968 a Swissminiatur, un piccolo parco tematico situato in Svizzera, Rambaldi decide che avrebbe proposto anche in Italia qualcosa di simile.
Inizia così un lungo e faticoso lavoro di documentazione che lo vedrà viaggiare a lungo per la penisola con l’obiettivo di raccogliere quanto più materiale possibile in preparazione alla costruzione delle miniature. Dopo anni di lavoro, e un investimento complessivo di oltre 400 milioni di lire, il parco apre le proprie porte il 4 luglio del 1970 con cinquanta miniature esposte. Dopo la morte improvvisa di Rambaldi, avvenuta il 13 marzo del 1993, la gestione del parco passa ai figli. A partire dal 2014 Italia in Miniatura entra a far parte del Gruppo Costa Parchi Edutainment.
Giovane Fotografia Italiana – Premio Luigi Ghirri
A Reggio Emilia dal 29 aprile al 12 giugno 2022, ai Chiostri di San Domenico si svolge la IX edizione di Giovane Fotografia Italiana,l’open call promossa dal Comune di Reggio Emilia e dedicata alla valorizzazione e promozione dei migliori artisti e artiste della fotografia contemporanea under 35 in Italia.
In occasione di Vedere Oltre, il Trentennale della scomparsa di Luigi Ghirri, e grazie alla collaborazione con gli Eredi Luigi Ghirri, la IX edizione vede l’intitolazione permanente del Premio al grande maestro della fotografia. Domenica 1° maggio 2022, alle ore 12.00 nel complesso monumentale di San Domenico, nella cornice del Festival Fotografia Europea,verrà annunciato il vincitore, tra i sette artisti italiani selezionati da una giuria internazionale – Marcello Coslovi, Chiara Ernandes, Claudia Fuggetti, Caterina Morigi, Giulia Parlato, Riccardo Svelto e Giulia Vanelli – che si aggiudicherà un premio del valore di quattromila euro. L’istituzione del Premio Ghirri testimonia il forte rapporto che l’artista ebbe con la città di Reggio Emilia, che ne custodisce l’archivio presso la Fototeca della Biblioteca Panizzi, e la collaborazione di Giovane Fotografia Italiana con gli Eredi Luigi Ghirri. Numerosi sono i punti di contatto tra la ricerca artistica di Ghirri, votata alla sperimentazione, e lo spirito stesso di Giovane Fotografia Italiana, caratterizzata dall’apertura alla contaminazione dei diversi linguaggi espressivi. È in questo senso che può essere inteso il concept della IX edizione, Possibile, che diventa un invito a vedere oltre, a osservare le cose superando la definizione già data per immaginare infinite, inedite e inesplorate potenzialità.
Giovane Fotografia Italiana è promossa dal Comune di Reggio Emilia eC.P Company con il contributo di Reire srl., eil contributo Art Bonus di IREN S.p.A. Il progetto vede la collaborazione dell’associazione GAI – Associazione per il circuito dei giovani artisti italiani e di realtà internazionali come Photoworks Festival – Brighton, Festival Panoràmic di Granollers (Barcellona) e Fotofestiwal Łódź (Polonia), oltre al festival Fotografia Europea.
Luigi Ghirri
Luigi Ghirri (Scandiano, Reggio Emilia, 1943 – Roncocesi, Reggio Emilia, 1992) è considerato uno dei più importanti fotografi italiani del XX secolo. All’inizio degli anni Settanta crebbe artisticamente entrando in contatto con giovani artisti modenesi di area concettuale, determinanti per il suo percorso successivo. Il suo lavoro affronta i codici della fotografia: le immagini da lui realizzate non sono atti di mimesi o semplici riproduzioni, ma modi di esplorare la realtà, sottolineando il carattere fittizio della visione e della rappresentazione. La sua cultura figurativa ha radice nelle poetiche del Novecento, dall’objet trouvé dadaista all’arte concettuale fino alla pop art americana; mentre, in campo fotografico, i suoi punti di riferimenti sono i fotografi della scuola americana e francese. Le sue immagini, spesso realizzate “in serie”, sono il risultato di una ricerca lungamente meditata prima dello scatto, in cui il reale e i suoi dettagli sono profondamente analizzati. Questo atteggiamento non convenzionale lo porta da subito sulla ribalta internazionale, tanto da essere considerato – già agli inizi degli anni Ottanta – uno dei venti fotografi più significativi del XX secolo. All’intensa attività espositiva Ghirri affianca l’idea di un importante lavoro di promozione culturale con la messa a punto di progetti editoriali sviluppati all’interno della casa editrice Punto e Virgola e con l’organizzazione di mostre come Iconicittà (1980), Viaggio in Italia (1984), Esplorazioni sulla Via Emilia (1986), pietre miliari nella storia della fotografia contemporanea italiana che lo vedono al centro di un animato dibattito. Sulla base di committenze pubbliche e private si esprime dunque, lungo gli anni Ottanta, come interprete dell’architettura e del paesaggio italiano, offrendo tra l’altro il suo sguardo alle realizzazioni di alcuni importanti architetti.
In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive
REGGIO EMILIA, Palazzo dei Musei – 29 aprile 2022 – 8 gennaio 2023 – ingresso libero www.musei.re.it
Giornate inaugurali: venerdì 29 aprile › 19-23 | sabato 30 aprile › 10-23 | domenica 1 maggio › 10-20
Da lunedì 2 maggio la mostra seguirà gli orari di visita di Palazzo dei Musei: martedì, mercoledì, giovedì 10-13 | venerdì, sabato, domenica e festivi 10-18 | lunedì chiuso