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Monocrome – Le fotografie di Manuel Cicchetti in mostra a Cortina

Uniche al mondo, le Dolomiti a ragione vengono definite uno spettacolo della natura. Un’espressione che in questo caso è particolarmente appropriata: queste cime portano agli occhi un immediato significato artistico e, insieme, un’importante e suggestiva testimonianza scientifica della trasformazione del pianeta occorsa 250 milioni di anni fa con l’emergere delle rocce dal mare primordiale. Particolarità che hanno portato l’UNESCO – esattamente dieci anni fa, il 26 giugno 2009 – all’inserimento delle Dolomiti fra i siti naturali patrimonio dell’umanità.

Manuel Cicchetti ha saputo coniugare, nel progetto “Monocrome. Camminando tra le Dolomiti d’Ampezzo” la suadenza dei Monti Pallidi con il messaggio forte di una natura che sale, emerge, esplode nei colori e nelle forme e affascina lo spettatore come lo scienziato. Innanzitutto personaggi quali Rinaldo Zardini e Mario Rimoldi che, insieme a chi ancor oggi cammina lungo i sentieri di questi splendidi luoghi, meravigliati di tanta bellezza, hanno saputo aprire occhi e mente all’arte e alla geologia.  Dopo una prima mostra ospitata presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, che ha onorato la prima di queste visioni, tornano le immagini di Cicchetti a Cortina, oggi per sottolineare il valore scientifico dello studio di questo ambiente ricchissimo. Il Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini” ospiterà da domenica 7 luglio a lunedì 30 settembre 2019 la mostra ‘MONOCROME – Camminando tra le Dolomiti d’Ampezzo’ .

25 fotografie in bianco e nero, un lavoro di documentazione fotografica durato quattro anni e frutto di passeggiate in ogni stagione tra i boschi, gli altopiani, i sentieri delle Dolomiti della Conca d’Ampezzo. Il visitatore sarà accolto all’ingresso da uno scatto particolare, a tutta parete, anticipazione del progetto VAIA, sul disastro ambientale che ha colpito il Triveneto e distrutto milioni di metri cubi di foresta. Subito dopo, potrà immergersi nel sogno e nella magia delle immagini di luce ed ombra del bianco e nero, linguaggio prediletto dell’artista. Ogni fotografia è la creazione di una sceneggiatura che vede il cielo coprotagonista in uno spettacolo ineguagliabile nel susseguirsi delle stagioni. Cascate e corsi d’acqua, alberi allineati, rocce spigolose dense d’espressione, sabbie e coralli di un mare preistorico, silici e graniti: oggi si elevano e conservano, in ogni piega della pietra, tesori che la fanno risplendere nella sempre diversa luce del sole e della luna: è lo spettacolo delle Dolomiti.

Martedì 16 luglio alle ore 18.00 – nell’ambito del festival “Una Montagna di Libri” – i visitatori potranno assistere alla presentazione del libro fotografico e incontrare l’Autore presso la sede della mostra. Parte del ricavato della vendita del volume è devoluta per il ripristino e la cura delle foreste abbattute dalla tempesta di vento e pioggia dell’ottobre 2018.

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