Da casa Nikon un’accoppiata che lascerà a bocca aperta fin dai primi scatti. Nikon Z7II e Nikkor Z 24-70 f/2,8 S una mirrorless da 45,7 milioni di pixel e un obiettivo con performance da top class.
Z7II e 24-70
Ho deciso di presentarvi un’accoppiata marchiata Nikon che interpreta il mondo della mirrorless a un livello davvero molto alto. Nital, il distributore italiano per il marchio nipponico, mi ha concesso alcune attrezzature per supportare un mio progetto fotografico e tra queste vi è proprio la Mirrorless Nikon Z7II in accoppiata con l’obiettivo Z 24-70 f/2,8 S, la serie professionali delle lenti con la nuova baionetta maggiorata nata proprio per le fotocamere senza specchio.
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Nikon Z7II: come l’ho provata
Inizio col dire che il mio utilizzo principe è lo studio fotografico ma che ho usato questa splendida accoppiata anche ad alcuni eventi o uscite personali. Premiata con il Reddot e con il Tipa World award nel 2021 e con un punteggio di 100 nel ranking di Dxomark per il sensore (sito che testa e classifica le varie attrezzature fotografiche), la Nikon Z7II è la naturale evoluzione della Z7, alter ego della reflex D850.
Con questa condivide la risoluzione del sensore Cmos a formato pieno che è pari a 45,7 Megapixel (totali 46,89 MP) di tipo Bsi ovvero retroilluminato, particolarità che lo rende particolarmente sensibile anche in condizioni di basse luci e concorre a mantenere limitato il rumore digitale. In aiuto giunge anche il processore di immagine, qui caratterizzato da due processori Expeed 6.
Alcuni dati
La gamma iso si estende da 64 a 25.600 (ampliabili sino a 32 in basso e 102.400 in alto) con la possibilità di registrare anche video in risoluzione 4K a 60p. Particolarmente preciso e flessibile il sistema autofocus (493 punti) che anche in condizioni difficili o di scarsa illuminazione non fatica ad agganciare il soggetto (e a seguirlo in modalità tracking) anche identificando l’occhio umano o di animali domestici. Avere un ritratto perfettamente a fuoco e nitido è decisamente un vantaggio.
Una risoluzione così elevata, ai più informati, suggerisce immediatamente un uso elettivo per il ritratto in studio, la fotografia still life e quella paesaggistica. Tutte situazioni dove le luci sono “controllate” e la sensibilità iso impiegata nelle fasce più basse, e sono proprio quelle dove la Z7II esprime al massimo il suo potenziale e mostra la sua gamma dinamica davvero estesa. Luci e ombre sono preservate e leggibili così come le varie sfumature di colore che si alternano con passaggi morbidi e gradevoli.
I file
Se scattate in Raw, come consigliato, la lavorabilità del file in fase di sviluppo (post-produzione) è davvero ampia e consente di gestire al meglio recuperi e grado di dettaglio. Il Jpg è più delicato in fase di recupero ma di qualità davvero elevata.
Mirino e prestazioni di scatto
Uno dei punti che lascia molti dubbi sulle mirrorless è il mirino elettronico, qui sulla Nikon Z7II da 3,96 milioni di punti (da 1m25 cm di diagonale, Oled, e luminosità regolabile a 11 livelli) che è molto reattivo mostrando un ritardo post scatto molto limitato in condizione di luci basse e quasi assente quando l’illuminazione è abbondante; il black out in fase di scatto – anche a raffica (fino a 10 fps) – è quasi assente. Anche se la foto sportiva non è il suo campo elettivo, si può affrontare.
Non manca il sistema di riduzione delle vibrazioni a cinque assi con recupero fino a 5 stop (3 con ottiche Nikkor F montate con adattatore), utilissimo con risoluzioni così elevate. Osservando gli scatti la quantità di dettagli anche minuti è impressionante e la qualità davvero elevata.
Prezzo di Nikon Z7II
Il contro è il prezzo, a oggi 3.399 euro, non proprio alla portata di tutti, e la dimensione molto elevata dei file sformati che richiedono computer con buona potenza di calcolo e spazi di archiviazione adeguata.
Nikkor Z 24-70 f/2,8 S
Ma se ci rivolgiamo a questi prodotti cerchiamo la qualità e il degno compagno della Z7 II e l’obiettivo Nikkor Z 24-70 f/2,8 serie S. Il 24-70 è un obiettivo molto flessibile e posso affermare quasi con sicurezza assoluta essere il più utilizzato dai fotografi professionisti.
Anche qui il listino non è popolare (2.499 euro) ed esiste la versione con diaframma f/4 più economica a livello di costo ma che è molto interessante come resa, come tutte le lenti serie S.
Alcuni scatti
Qui trovate una galleria con alcuni scatti di test per valutare distorsioni, dettaglio, gamma dinamica, sfuocato, colori. Sono i jpg usciti dalla macchina sono solo la correzione prospettica sulla Villa Reale.
Caratteristiche
Nove le lamelle che compongono il diaframma a chiusura circolare e apertura costante su tutto il range di lunghezze focali pari a f/2,8 con una distanza minima di messa a fuoco pari a 38 centimetri. I trattamenti Arneo, Fluoro e Nano Crystal Coat proteggono da immagini fantasma e luce parassita causate dalla luce che giunge da direzioni diverse.
Il diametro per i filtri anteriori è di 82 mm, la lunghezza pari a 126 mm con 805 grammi di peso.
Sul corpo si trova un display e un tasto per cambiare le opzioni di visualizzazione (come diaframma usato, lunghezza focale o distanza di messa a fuoco) e un ulteriore tasto programmabile (21 funzioni) per, ad esempio, bloccare la messa a fuoco e ricomporre l’immagine.
Ghiere e prestazioni
Le ghiere sono fluide e contrariamente al solito ne troviamo tre: fuoco, zoom e una programmabile utile per gli utilizzi video assegnandogli la regolazione dei diaframmi (iris) e degli iso. Le immagini sono straordinariamente nitide già a tutta apertura e complice il sistema di riduzione della diffrazione on board sulla Z7 II, anche chiudendo il diaframma il fenomeno è davvero limitatissimo se non assente. I dettagli sono ben conservati e la nitidezza è elevata anche ai bordi. Se si cerca una lente con prestazioni al top per la serie Z questa è una di quelle più interessanti e, in senso assoluto, tra i migliori 24-70 che ho avuto il piacere di testare.
Conclusioni
Personalmente mi sono trovato davvero bene sia con il corpo sia con la lente e farò fatica a distaccarmene. Non consiglierei la Nikon Z7IIa chi cerca la massima tenuta in termini di iso in quanto, complice l’elevata sensibilità in termini di Mpixel, è più presente rispetto, ad esempio, alla sorella minore Z6II. Ma per le applicazioni citate prima è davvero a livelli molto elevati e si realizzeranno delle foto di viaggio, paesaggi, ritratti da far invidia agli amici! Certo il fotografo fa la differenza ma a parità di dito indice il mezzo conta, eccome!
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