Può una fotocamera compatta avere caratteristiche e funzionalità professionali ? Panasonic DMC LX100 promette e mantiene tutto quello che dice la sua carta d’identità perchè unisce un corpo compatto con funzionalità e modalità d’uso da reflex d’alto livello; soprattutto se ci concentriamo sul modo d’uso che è perentorio per questa fotocamera.
Primo Contatto – La tiro fuori dalla scatola e capisco che la sensazione tattile è di un macchina fotografica “non commerciale”, non da banco ma fatta con l’idea e i crismi di un prodotto di fascia alta. Compattezza, peso contenuto ed eleganza – questo il mix che cattura da subito. Inizio a guardarla bene per capire quali sono i controlli disponibili e risaltano subito l’anello per regolare l’apertura del diaframma e il selettore dei tempi di scatto. Il monitor posteriore non è orientabile e neppure ribaltabile ma per contenere peso e dimensione si può rinunciare a questa comodità. C’è però il mirino elettronico, altissima definizione, quasi 3Mpx e tantissima luminosità per non perdere nessun dettaglio. Un giro veloce nel menu e non c’è traccia di programmi di scatto o impostazioni di scena; controllo sui selettori e tra i pulsanti: nulla ! Inizio a pensare di avere tra le mani qualcosa che non è proprio come me l’ero immaginata. Batteria in carica e svuotamento scheda di memoria: pronti, via !
Per iniziare a capirla è necessario dare un paio di informazioni tecniche. Capito che l’obiettivo è LEICA DC-VARIO Summilux che racchiude 11 elementi in 8 gruppi. Troppo tenico ? f1.7 / 2.8 per 24-75mm – così va meglio ? Solo questo vale oltre il 50% delle informazioni per scegliere questa Panasonic. Non vi parlo dei suoi 16 Mpixel, o poco più, perchè i più adesso storceranno il naso e diranno: “Il mio smartphone ha più Mpixel” e alcuni aggiungeranno “Posso scattare anche a f1.8” – smettete pure di leggere questo blog in questo caso. Lei fa sul serio e merita un po’ di rispetto 😉 – Se vuoi maggiori dettagli tecnici puoi vedere la sua Scheda Tecnica. Noi andiamo a fare un giro con lei.
Utilizzo della fotocamera – A primo impatto può sembrare “difficile” da usare ma si può selezionare la classica e comoda modalità Auto e lasciare che la macchina faccia tutto. Stesse impostazioni anche per aperture e tempi: c’è una posizione della ghiera denominata “A”. Già che ci siamo iniziamo anche con ISO Automatici e WB Auto – L’intelligenza del processore regola automaticamente le impostazioni di scena e lo mostra chiaramente con opportune icone nella parte superiore dello schermo.
Messa a fuoco immediata, quasi istantanea, meglio però se su soggetti che non si muovono velocemente. E’ una fotocamera da meditazione, da intelletto fotografico – una fotocamera per fare arte fotografica. La messa a fuoco è però sempre molto precisa e accurata ed è il fattore che conta. Niente sport e neppure foto faunistica insomma. In automatico, tutto facile insomma, ma basta poco per iniziare a scatenarla – proviamo l’apertura straordinaria f1.7 – impostazione che si raggiunge velocemente e facilmente grazie alla comoda ghiera posta nella parte anteriore dell’obiettivo. Proprio sull’obiettivo ci sono altri due selettori: il primo sul fianco per impostare il tipo di messa a fuoco: Manuale, Automatica o Automatica Macro. Il secondo posto nella parte superiore, un po’ meno facile da raggiungere, consente di regolare il rapporto del frame (rapporto tra la larghezza e l’altezza del fotogramma) tra, 4:3 – 16:9 – 3:2 e 1:1. Ovviamente il meglio di se lo da quando lavoriamo in 4:3 perchè è il formato naturale del suo sensore, quindi nessun crop e nessuna perdita di pixel. Facciamo ancora un passo evolutivo verso la Fotografia – quella con F maiuscola – e utilizziamola in modalità manuale: regolazione del tempo di scatto e compensazione esposizione, ISO bassi o altissimi, se serve anche un colpo di flash: Questo non è integrato nel corpo macchina, ma incluso nella confezione c’è un piccolo flash TTL che si collega alla slitta superiore. Utilizza l’alimentazione della macchina fotografica, quindi meglio non abusarne per evitare di abbattere la batteria dopo poche decine di scatti.
Se proprio abbiamo voglia di un po’ di creatività artificiale, si può utilizzare il pulsante Filter che fa accedere ad un menu con un bel numero (22 in totale) di filtri creativi. Decisamente apprezzabili le impostazioni del bianco e nero, mentre molti degli altri sono più “fumettistici” e sinceramente allontanano troppo da quello che è l’idea di fotografia che si può fare con questa macchina fotografica.
La messa a fuoco, di cui vi ho dato prima qualche info, in realtà ha molte modalità di funzionamento: AFS (Singolo) / AFF (Flessibile) / AFC (Continuo) / MF/Normale / AF Macro, Quick AF (sempre attivo in Intelligent Auto), AF per condizioni di luce scarsa, pulsante di blocco AF/AE, selezione area AF, AF Tracking, Eye Sensor AF, Focus Peaking, One Shot AF – Quindi si trova sempre la modalità di lavoro corretta e se serve c’è anche la luce ausiliaria.
Si può scattare fotografie in 4K, nei formati elencati prima mentre la raffica veloce (si attiva all’interno del menu completo) e con una scheda SD sufficientemente veloce, può arrivare a 40 fotogrammi al secondo. Un ottimo numero. La funzione video consente di girare filmati 4K 3.840 x 2.160 pixel, 25p. Servirà una super scheda di memoria perchè questa modalità scrive 100Mpit/secondo però si può registrare in continua fino a 120 minuti (Full HD, 50p o 50i). Lo zoom si può utilizzare durante le riprese video ed è meglio lasciarsi andare al controllo automatico di messa a fuoco. Resta valida la precisione e l’accuratezza per le fotografie. In aiuto ci viene lo stabilizzatore ottico per le riprese video ma anche per lo scatto fotografico.
Conclusioni – In questa macchina tutto funziona come dovrebbe – compreso il controllo ad alti ISO (fino a 3200 è fantastica – vedi l’ultima foto della galleria). Lo sfocato è molto delicato e gradevole. La resa cromatica sempre piena e corposa, questa è una peculiarità di Panasonic + Leica; un binomio vincente anche in una grigia giornata milanese. Le immagini di questa galleria potrebbero parlare da sole. In una giornata d’utilizzo e circa 200 foto scattate la macchina ha consumato circa la metà della sua carica. Circa 380 grammi da portare con se, compresa batteria e scheda di memoria sono più che accettabili. Non mancano le connessioni Wi-Fi ed NFC per trasferire immediatamente i contenuti su smartphone (e per questo lui va bene) e tablet e condividerli. Molto più che apprezzabili le modalità di funzionamento e complessivamente è all’altezza delle aspettative: mai deluse e il tutto giustifica il suo prezzo d’acquisto.
Per maggiori informazioni: Pagina prodotto sul sito Panasonic
Per le fotografie qui presentate si ringrazia il fotografo Luca Storari
Guarda il video di presentazione di questa fotocamera (girato con Panasonic DMC-FZ1000)