Solitamente proviamo fotocamere ma non è escluso che si possa usare una videocamera e se ti capita di avere tra le mani una Panasonic HC-X2000 la voglia di usarla e provarla è davvero tanto. Il perchè non è solo dettato dalla voglia di usare qualcosa di diverso o nuovo ma serve anche per capire come funziona una videocamera – un prodotto studiato e realizzato unicamente per girare video – e spiegare perchè può essere diversa l’esperienza di realizzare un girato con una fotocamera – reflex o mirrorless che sia. Sicuramente qualcuno potrà dire che le fotocamere attuali, quelle moderne, hanno capacità di ripresa video paragonabili a una videocamera professionale ed è assolutamente vero ma il segmento cui appartiene questa videocamera – professionale e compatta – ha davvero molto da offrire.
Panasonic HC-X2000, iniziamo a conoscerla
L’aspetto è quello di una normale handycam infatti la si tiene comodamente in una mano e il peso è davvero contenuto. Il feeling è immediato anche senza impugnatura e senza paraluce anteriore. Il form factory e il peso contenuto la rendono quindi ideale per i professionisti in costante movimento – giornalisti, documentaristi e perchè no, youtuber avanzati che pretendono il massimo in fatto di qualità del girato e versatilità.
La qualità costruttiva è molto buona. Plastiche solide e molto ben assemblate per una sensazione tattile di robustezza. I comandi principali sono ben disposti e facilmente raggiungibili anche per chi ha mani non troppo grandi. La batteria, considerato la sua capacità, ci mette circa 4 ore per essere completamente carica partendo da uno stato di vuoto assoluto (o quasi). Meglio dotarsi di una seconda batteria o alimentarla da rete se si pensa di girare in studio o all’interno di una struttura. Il doppio slot di memoria può ospitare schede SD che devono necessariamente essere veloci e performanti per poter supportare un flusso video in 4K/60p, diversamente non sarà possibile neppure scegliere tale opzione dal menu di configurazione.
Con tutti gli accessori in dotazione montati al loro posto risulta molto ben bilanciata e maneggevole. Per diverse ragioni l’impugnatura superiore è eccellente nelle inquadrature dal basso, per inclinarla o per movimenti di panning.
Connessioni infinite
E’ un prodotto professionale e come tale offre molte connessioni con accessori esterni. In particolare sull’impugnatura si trovano i connettori XLR per collegare fino a 2 microfoni esterni. Supporta inoltre la registrazione audio PCM lineare ad alta risoluzione a 24 bit con microfono professionale. Sul fianco destro si trovano le connessioni per un ulteriore microfono con ingresso jack standard 3.5mm, un ingresso remote per dispositivi di controllo remoti e una presa USB. Nella parte posteriore troviamo invece il jack standard 3.5mm per le cuffie, la porta HDMI, il jack di alimentazione / ricarica batterie e il connettore SDI per registratori video esterni. Questa è una prima grande differenza tra una fotocamera e una videocamera professionale come questa. Tutto integrato on-board.
Controlli di ripresa
Due le ghiere di controllo manuali, direttamente sul corpo dell’obiettivo che permettono di regolare la messa a fuoco, zoom o l’apertura del diaframma. Configurabili per funzionalità, senso di rotazione e quantità di rotazione per meglio adattarsi all’utilizzo che dobbiamo farne. C’è una terza ghiera molto più piccola e sicuramente più difficile da utilizzare che funge anche da pulsante di selezione. Premendola si commutano le diverse funzioni e ruotandola si modificano le impostazioni della funzione scelta. Volutamente piccola e meno accessibile delle prime due proprio per la sua funzionalità dinamica.
Di grandissima utilità sono i filtri ND integrati che possono essere impostati mediante un selettore meccanico. Ci sono 3 differenti impostazioni: 1/4 – 1/16 – 1/64 oltre alla posizione disattivata. La videocamera è in grado di suggerire l’impostazione migliore in base ai parametri di ripresa selezionati per avere il maggior guadagno possibile durante la registrazione. I pulsanti personalizzabili, ovvero associabili a diverse funzioni e impostazioni quasi non si contano. Anche quelli che normalmente sono associati a funzioni predefinite possono essere personalizzati e così si arriva a 12 pulsanti in totale (7 sul display touch) completamente personalizzabili – 38 sono le funzioni associabili in totale. Tempi, Diaframma e Guadagno possono essere selezionati e regolati indipendentemente con tasti dedicati e utilizzando la ghiera piccola posta sul bordo inferiore della videocamera – quella un po’ scomoda di cui parlavo poco fa.
Forse non è la posizione migliore per questi tasti ma è anche vero che, determinante le condizioni ambientali della scena e fatte le opportune configurazioni prima di premere il tasto REC, difficilmente si andranno a regolare in continuo questi parametri. La videocamera passa da Manuale ad Automatico con un selettore a scatto e anche in modalità Auto sarà possibile regolare determinati parametri, specie il passaggio della MF da M ad A è possibile grazie a un tasto dedicato.
L’utilizzo
Fatte le dovute configurazioni nel menu che di base è in puro stile Panasonic, si può passare alla registrazione dei nostri video. Ci sono diversi pulsanti REC e diversi selettori elettronici per regolare lo zoom. Quello che ho usato meglio e più volentieri è nella parte superiore del corpo macchina perchè di grandi dimensioni e consente facilmente di regolare la velocità di zoom-in e zoom-out. L’utilizzo della ghiera è sicuramente più pratico per passaggi molto veloci da grandangolo a tele. Lo stabilizzatore interno d’immagine su 5 assi – disattivabile all’occorrenza con il suo pulsante dedicato – lavora egregiamente, a meno di scuotere violentemente la videocamera ma è una situazione pressoché limite. Il sensore MOS BSI è da 1/2,5 pollici per una risoluzione totale di 8,29 Megapixel e con il suo processore d’immagine ci permette di registrare internamente fino alla risoluzione 4K UHD 4:2:0 a 10bit, 200Mbps.
In condizioni di scarsa illuminazione possiamo utilizzare la luce LED integrata sull’impugnatura superiore. Si accende e si regola l’intensità in base all’esigenza. Aiuta sicuramente in moltissime situazioni, specie se l’utilizzo che ne stiamo facendo è in campo chiuso per un intervista. Alla massima potenza e rimanendo in un raggio di 3 metri dal soggetto è anche troppa la potenza erogata. L’illuminazione media è fissata in circa 70lx (a 1mt) e la temperatura colore è di 4600K.
Il monitor LCD da 3,5″ (8,88 cm, circa 2.760.000 punti) è molto luminoso e ben visibile anche all’aperto e in condizioni di luce difficile, ma se non bastasse si può utilizzare il mirino EVF da 0,24″ (0,61 cm, circa 1.560.000 punti). E’ inclinabile e dotato di oculare in gomma morbida che avvolge una buona parte dell’occhio per non far entrare luce fastidiosa.
Ultima questione, ma non per importanza, e che fa la differenza tra l’uso di una fotocamera e di una videocamera è l’eccellente resa ottica data dall’obiettivo specifico per questo uso e il firmware che con i suoi algoritmi di registrazione permettono di ottenere il miglior risultato.
In conclusione
E’ una vera videocamera professionale che per qualità costruttiva e qualità operativa ha davvero molto da offrire. Tutti i controlli fisici presenti a bordo macchina la rendono ideale per un ampia varietà di situazioni ed è l’ideale anche per eventi mondani o cerimonie. Configurazione e utilizzo sono alla portati di tutti e ciò completa il pacchetto per scegliere una videocamera di questo tipo rispetto ad una fotocamera. Tutte le caratteristiche tecniche potete leggerle sulla pagina di prodotto di Panasonic
Quanti costa
Al momento costa circa 2000 euro. Se cerchi il prodotto su Google avrai una panoramica dei principali negozi che la vendono.