Ad alcuni giorni dalla presentazione ufficiale di questi due corpi macchina – qui l’articolo di presentazione con le prime foto e un brevissimo video – penso e ripenso a quello che abbiamo visto e alle parole di Canon. Quindi perchè questi due corpi macchina ?
Perchè Canon EOS R7 ed EOS R10
Il cambiamento è in atto
In realtà questo cambiamento coinvolge ben due settori distinti di Canon: quello delle classiche reflex come le abbiamo sempre conosciute e quello del mondo M. Esiste ancora, ma ancora per molto poco. Se da un lato il mondo reflex è stato in fortissima crescita per anni con l’offerta di modelli sempre più tecnologici, sempre più Mpx, sempre più automatismi intelligenti, dall’altro il mondo M che è stato il precursore delle attuali mirrorless, non ha trovato mai un riscontro importante. Lo testimonia il fatto che ci sono pochissime lenti disponibili e nessuna di queste ha caratteristiche importanti – non parlo di serie L – ma di lenti con aperture importanti, stabilizzazione e varietà di focali. E’ il caso di dire non tutte le ciambelle escono con il buco. Togliamo anche 2 anni di pandemia da Sars Cov-2 in cui il mercato ha visto diminuire le vendite, specie quelle nei negozi fisici e aumentare un po’ quelle negli store virtuali. In tutto questo però c’è di mezzo un brand come Canon che non si è tirata indietro e ha continuato a sviluppare il mercato delle mirrorless e che oggi ci ha portato le prime due Aps-C della gamma EOS R.
L’esperienza dell’ecosistema R
Nel 2018 arriva Canon EOS R e l’anno dopo Canon EOS RP e da li in avanti è stata un escalation di modelli e ottiche per questo meraviglioso segmento. Ognuna destinata a un determinato pubblico, anche se forse proprio la R e la RP abbracciano un pubblico più vasto, non sempre professionista ma dalle esigenze precise e capaci di scattare bene. Poi arrivano anche R6, R5, R3 e chiudiamo con R5c (la “C” la destina ad un pubblico da produzione cinematografica).
Il mondo delle reflex è rimasto quasi del tutto invariato con nessuna novità rilevante e stessa cosa vale proprio per il segmento Canon EOS M. Non sono un esperto di marketing di prodotto, ma penso che sia stato giusto così. Concentrarsi su un unico segmento, innovarlo e prendere il meglio che può offrire ogni modello per riversarlo in altri modelli seppur con le dovute modifiche e adattamenti.
L’attacco RF
Testimonianza del fatto che avere un unico attacco per Full Frame e Aps-C, sono gli scatti di questo articolo. Lenti premium su macchine entry level, per quanto la definizione di entry level ormai penso non sia tanto calzante. Ciò che offrono questi corpi macchina sono degni di una fascia medio alta, al confronto con il segmento reflex non professionale. Ci sono e ci saranno ottiche RF-S destinate proprio a questi corpi macchina e che sono e saranno perfetti per un pubblico meno esigente, con meno necessità e ovviamente anche con meno disponibilità di spesa. Io stesso, quando ho comprato la mia Canon EOS R, l’ho presa in kit con l’adattatore per sfruttare le mie lenti EF. Quando poi ho deciso di comprare le prime lenti RF – vedi gli articoli con l’ RF16mm, l’ RF35mm, l’ RF50mm, l’ RF85mm e l’ RF24-105mm – e abbandonare l’anello adattatore ho capito che l’investimento è valso ogni singolo euro speso. Un esempio molto pratico è il confronto con il mio vecchio e glorioso EF 50mm f/1.4 con il più economico RF 50mm f/1.8. Decisamente un altro pianeta. Merito dell’attacco e chiaramente della tecnologia recente contenuta nelle lenti RF, senza dimenticare il control ring disponibile su molti obiettivi, la simbiosi della stabilizzazione controllata e la qualità d’immagine generale.
E queste Canon EOS R7 e EOS R10 ?
Tutte le caratteristiche tecniche le trovate sempre nell’articolo pubblicato ieri e non tornerei di nuovo a elencare numeri e dati. Seppur il tempo a disposizione è stato molto poco perchè le persone erano tante e le macchine non tantissime, posso dirti che il primo contatto è stato molto interessante. I corpi macchina sono entrambi compatti e molto molto leggeri. Buono il feeling tattile dei materiali, così come l’assemblaggio. Potremmo anche farci un secondo corpo macchina con una di queste, affiancando la nostra ammiraglia e portarci dietro una lenti polivalente o una lente a focale fissa per un uscita fotografica piacevole, o anche per un lavoro su commissione – perchè no!
EOS R ed EOS RP sono sicuramente più cicciotte e più pesanti e danno un idea di solidità complessiva maggiore, ma siamo già un gradino più su. Qua ci sono i controlli essenziali per controllare le macchine, senza fronzoli, senza complessità. Fatte e pronte per essere utilizzate, non come una compatta punta e scatta, ma volendo ci si può avvicinare molto.
Le impressioni di Luca da non Canonista
Abbiamo avuto la fortuna di essere entrambi presenti e io, anche se ho prediletto riprendere Marco durante il test, in quanto lui da Canonista era più “sul pezzo”, mi sono divertito a provare, pur se brevemente, le nuove mirrorless Canon.
R10
Inizio con la più piccola, la R10: è veramente compatta e leggera, soprattutto in kit con la nuova lente leggera. In mano personalmente la sento fin troppo leggera.
Mi sono convinto della qualità leggendo i dati tecnici. Un piccolo appunto lo farei solo alla mancanza di un doppio slot per la scheda che a mio avviso con il listino proposto ci poteva entrare. Differenziare va bene ma in alcuni punti manterrei dei caposaldi.
R7
Diverso il feeling per la R7, che come vedete in foto ho testato con un 85 mm davvero di alto livello! Questa è una Apsc più completa, stabilizzata, doppio slot con anche performance video superiori. Insomma una macchina con la quale ci si potrebbe anche lavorare. Ad esempio unendo i focus stacking in camera… tanta roba. Diciamo che anche la reattività dei comandi e il clack allo scatto è più convincente.
Luca dice…
Se dovessi consigliare un primo acquisto, stante la poca differenza nei listini proposta, non avrei dubbi: R7. Ma per avvicinarsi anche la R10 ha buone doti.