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Fotocamere alla mano, è il momento di “Light the Night”

Kyrgyzstan Night - © Albert Dros

Kyrgyzstan Night - © Albert Dros

Tra superlune ed eclissi solari, Sony elabora la guida perfetta per immortalare il cielo stellato

Con l’avvicinarsi dell’International Dark Sky Week del prossimo 31 marzo, Sony ha collaborato con alcuni astrofotografi di punta per dare maggiore visibilità alle meraviglie astronomiche di quest’anno e fornire agli addetti ai lavori consigli su quando, dove e come catturare lo scatto perfetto.

Dalla Via Lattea a incredibili piogge di stelle, gli astrofotografi europei Albert Dros, Andrew Whyte, Alexander Heinrichs e Leonardo Orazi ci mostrano come, con l’obiettivo Sony 24 mm F1.4 GM sia possibile realizzare gli scatti ideali. Non un accessorio qualsiasi, ma l’ottica ad hoc per immagini in notturna estremamente dettagliate e nitide, senza riflessi indesiderati originati dal vetro.

I cinque appuntamenti astronomici principali da immortalare nel 2019

Migliori destinazioni europee da cui osservare il cielo notturno 

Secondo Bettymaya Foott dell’International Dark-Sky Association, l’estate è il momento ideale per scorgere il Centro Galattico della Via Lattea, ma anche l’inverno ha i suoi vantaggi. Molte destinazioni europee possono essere apprezzate con il naso all’insù:

La storia alla base dell’immaginario comune: la Via Lattea (Albert Dros, Paesi Bassi) 

Celebre per il suo carattere sbalorditivo e mistico, la Via Lattea è uno dei soggetti preferiti tra gli amanti del cielo notturno. Il premiato fotografo Albert Dros, originario dei Paesi Bassi, ha recentemente immortalato tutta la poesia della Via Lattea da un canyon del Kirghizistan, sul lago Issyk-Kul. Ha dichiarato: “Il cielo notturno è infinitamente bello e, per questo, si percorrono lunghe distanze per ammirare il suo fascino stupefacente. Fortunatamente, il nuovo obiettivo 24 mm F1.4 GM consente di catturare un gran numero di dettagli e di eliminare i bagliori sagittali, facilitando gran parte del lavoro per riprodurre con facilità le scene più belle.”

La storia alla base dell’immaginario comune: le scie di stelle (Leonardo Orazi, Italia)

L’astrofotografo italiano Leonardo Orazi ha ritratto un’ammaliante scia di stelle nei pressi di Sestrière, sulle Alpi, con l’obiettivo Sony 24 mm F1.4 GM. Ha affermato: “Spesso, i miei scatti migliori provengono dalle Alpi. Amo la pace e la tranquillità che trasmettono, ma soprattutto i cieli tersi e scuri da cui può nascere l’immagine perfetta. Per le mie camminate in montagna è essenziale avere un equipaggiamento leggero. Con i suoi 400 grammi, il nuovo obiettivo Sony è il migliore alleato che potessi avere.”

La storia alla base dell’immaginario comune: la superluna (Andrew Whyte, Regno Unito)

La prossima superluna è attesa per il 21 marzo. Per questa occasione, il fotografo Andrew Whyte spiega come ritrarla in tutta la sua gloria nel punto di massima vicinanza alla Terra. Secondo la sua esperienza, “Esistono molti modi diversi per riprodurre al meglio la superluna: dai classici primi piani con soggetti in evidenza fino a immagini più ampie che racchiudono il cielo notturno. Per un risultato ottimale, bisogna fare molta attenzione all’attrezzatura utilizzata. L’obiettivo Sony 24 mm F1.4 GM cattura i dettagli ed elimina i bagliori sagittali, aiutandomi così a fare quello che mi riesce meglio.”

Fotocamera a obiettivi intercambiabili α7 III full-frame

Totalmente rinnovati, il sensore e il sistema di elaborazione delle immagini elevano ulteriormente la qualità degli scatti. Le più elevate prestazioni complessive della messa a fuoco automatica (AF), lo scatto continuo ad alta velocità fino a 10 fps, la possibilità di registrare video 4K e un funzionamento significativamente migliore rispetto al modello α7 II consentono di immortalare un maggior numero di momenti decisivi.

Caratteristiche principali:

Obiettivo Sony 24 mm F1.4 GM (SEL24F14GM)

Una vasta applicazione delle tecnologie più avanzate è alla base di prestazioni G Master ottimizzate, con alta risoluzione costante e un effetto bokeh morbido e naturale anche all’apertura massima F1.4. Un obiettivo di dimensioni compatte che è anche il più leggero della categoria, a garanzia di una portabilità ottimale. In aggiunta, il dispositivo assicura un azionamento AF rapido e veloce e affidabilità e controllo di primo livello.

Caratteristiche principali:

International Dark Sky Week

L’International Dark Sky Weekè un’iniziativa globale per promuovere la consapevolezza sull’inquinamento luminoso. Creata nel 2003, è cresciuta fino a diventare un evento mondiale e un elemento essenziale del Mese Globale dell’Astronomia.

Quest’anno, le celebrazioni si terranno da domenica 31 marzo a domenica 7 aprile 2019. A questo indirizzo è possibile scoprire 5 idee per partecipare e ottenere maggiori informazioni sulle risorse disponibili durante la settimana. Per scoprire le attività collaterali all’International Dark Sky Week, si può consultare questa cartella online.

Ulteriori commenti da parte dell’International Dark-Sky Association

Bettymaya Foott, Director of Engagement dell’International Dark-Sky Association, ha dichiarato: “Nelle notti d’estate la Terra (nell’emisfero settentrionale) è rivolta verso il centro della galassia, dove si trova la più elevata concentrazione di stelle. L’insieme di luci astrali fa sì che questo punto sia anche la parte più luminosa della galassia.

“Nei mesi più freddi, tuttavia, la Via Lattea ci mostra i limiti esterni della galassia. D’inverno, la Via Lattea ha meno stelle ed è meno evidente rispetto alla controparte estiva. Ciononostante, le composizioni, i soggetti in primo piano e la conoscenza di alcune delle costellazioni più luminose (come Orione) possono aiutare a realizzare immagini sorprendenti.

“La sovrapposizione di più fotografie del cielo notturno dà vita a un effetto pioggia di stelle. Alcuni si affidano a esposizioni prolungate singole con un ISO inferiore, ma io preferisco il metodo “stacked” perché consente di ridurre il rumore digitale.

“Puntando verso Nord, si possono ottenere dei cerchi concentrici intorno alla stella polare. Scattando in altre direzioni, compaiono ampi archi di stelle.”

I fotografi

Andrew Whyte. Per ben quattro volte finalista al concorso Astronomy Photographer of the Year del Royal Observatory, Whyte è un fotografo commerciale con base nell’Hampshire (Regno Unito). Esperto in due generi distinti, di giorno si dedica alla realizzazione di scene scanzonate sfruttando dei giochi di prospettiva, mentre di notte è una celebrità dell’astrofotografia. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito: www.longexposures.co.uk

Albert Dros. Premiato fotografo dei Paesi Bassi, Dros si occupa non solo di astrofotografia, ma anche di scatti paesaggistici. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito: www.albertdros.com

Leonardo Orazi. Per dodici mesi l’anno, questo appassionato astrofotografo originario dell’Umbria immortala nebulose, galassie, ammassi stellari e paesaggi notturni. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito: www.starkeeper.it

Alexander Heinrichs. L’ex farmacologo Heinrichs lavora come fotografo professionista e designer da 12 anni. Residente ad Aschaffenburg, si dedica anche all’insegnamento e alla condivisione delle competenze attraverso svariate pubblicazioni. Il suo portfolio spazia da nature morte e paesaggi sino ad arrivare all’astrofotografia. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito: www.alexanderheinrichs.com

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