La XIII edizione del World Report Award | Documenting Humanity, il concorso internazionale di fotografia, promosso dal Festival della Fotografia Etica e sostenuto da FUJIFILM Italia, in qualità di Award Sponsor, ha i suoi vincitori assoluti.
Tra gli 833 fotografi da 40 Paesi e 5 Continenti, sette sono i fotografi che si sono aggiudicati la vittoria, o la menzione speciale, nelle 5 categorie che costituiscono il Premio. Con il sostegno di FUJIFILM, che da sempre riconosce alla fotografia la forza di saper narrare cosa ci sia in uno spazio diverso, in una porzione di mondo in cui i propri occhi non si sono ancora posati, incentivando e supportando manifestazioni, mostre, attività legate alla cultura dell’immagine, i lavori vincenti saranno esposti al Festival di Fotografia Etica, presso Palazzo Barni a Lodi in programma dal prossimo 30 settembre al 29 ottobre 2023.
I vincitori assoluti sono stati selezionati dalla giuria internazionale composta da Amanda Voisard, photo editor per The Washington Post, Dominique Hildebrand, photo editor per National Geographic, Lynden Steele, direttore di fotogiornalismo alla Missouri School of Journalism’s Reynolds Journalism Institute e Direttore del POYi, Alberto Prina e Aldo Mendichi, coordinatori del Festival.
La categoria MASTER è stata vinta da Evgeniy Maloletka con il reportage L’assedio di Mariupol. Quando le forze russe hanno invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, hanno immediatamente preso di mira il porto di Mariupol, sul Mar d’Azov, importante da un punto di vista strategico. Il 20 maggio, la Russia ha acquisito pieno controllo della città, precedentemente devastata dai bombardamenti; decine di migliaia di civili sono fuggiti o hanno perso la vita.
Nella categoria SPOTLIGHT vince Bob Miller con il reportage The Last Generation: Zoey’s Dream. Mentre le medie aziende agricole americane sono vicine alla chiusura, i figli degli agricoltori si trovano a reinventare la loro relazione con la campagna e il loro futuro. Per Zoey Allen, campionessa di barrel racing, tutto ciò significa sfruttare il suo “dono naturale” e aiutare suo nonno ad allenare i cavalli per conto di altre persone, al fine di compensare il calo delle entrate derivanti dalle attività agricole.
La menzione speciale va a Sarah Pabst per il reportage Everyone in Me is a Bird. 6 anni fa, la fotografa ha perso suo fratello in seguito ad un improvviso attacco cardiaco. Da quel giorno in poi, il dolore l’ha sempre accompagnata. D’altra parte però, la scomparsa del fratello le ha dato il dono di percepire la vita in modo diverso. Un mese dopo la sua morte ha scoperto di essere incinta. Dividendosi tra la sua patria scelta, l’Argentina, e quella nativa, la Germania, questo lavoro annulla le distanze, muovendosi tra tempo, stagioni, paesi e spazio.
La categoria SHORT STORY è stata vinta da Alessandro Cinque per il reportage Alpaqueros. Questo progetto racconta della situazione che stanno vivendo gli allevatori di alpaca in Perù. Con l’obiettivo giornalistico non solo di denunciare, ma anche di proporre nuove soluzioni, questo lavoro presenta la questione della crisi climatica sotto un nuovo punto di vista. La storia è divisa in due capitoli: ciò che è andato perduto e gli sforzi per la conservazione.
La mezione speciale va a Luisa Lauxen Dörr per il reportage Imilla. “Imilla”, il nome di questo collettivo di skaters, nella lingua degli Ayamará e dei Quechua significa “ragazza”. Queste skaters boliviane indossano abiti tradizionali per combattere contro la discriminazione. Il loro obiettivo, oltre a far conoscere lo sport nel loro paese, è quello di valorizzare il ruolo delle donne, richiamando al contempo l’attenzione della società per poter riconciliare le differenze culturali e gli stereotipi secolari verso le donne.
Nella categoria STUDENT il primo classificato è Gerd Waliszewski con Between the Sirens. Nella dura realtà dell’Ucraina invasa dalla guerra, i giovani cercano di vivere la loro vita quotidiana, che viene regolarmente interrotta dalle sirene d’allarme e dai missili in arrivo. “Between the Sirens” racconta l’attitudine verso la vita dei giovani ucraini. Il lavoro offre uno sguardo sulla realtà attuale di una generazione che si scontra quotidianamente con la fragilità delle loro vite e della loro nazione.
La sezione SINGLE SHOT è stata vinta da Mohammad Rakibul Hasan con l’immagine The Blue Fig. Il riscaldamento globale sembra avere un impatto sproporzionato su alcuni Paesi piuttosto che altri. L’immediata conseguenza è che il numero degli incidenti causati dai disastri naturali come le mareggiate e le inondazioni è aumentato. Il Bangladesh, il delta più grande del mondo, è uno dei Paesi a subire le conseguenze del riscaldamento globale. L’aumento dei disastri naturali come cicloni e ondate di marea oceaniche, colpisce la fascia costiera del Bangladesh, dove milioni di persone e che per ironia della sorte, dal mare dipendono per la loro sopravvivenza.
FUJIFILM Italia è official partner del Festival di Fotografia Etica, ruolo che ricopre da 10 anni. Una partnership che si fonda su un fine comune, ossia creare spazi di cultura dell’immagine per diffondere il linguaggio fotografico a un pubblico eterogeneo, e per affermare quanto la Fotografia abbia la capacità di essere comunicazione universale e diretta.